MANTOVA ”Metterei una centrale nucleare in Lombardia? Che problema c’è. La Svezia di Greta ha 8 centrali”. L’affermazione fatta dal leader della Lega Matteo Salvini a Radio anch’io su Radio Rai ha fatto suonare subito un campanello d’allarme nel Mantovano, che già in passato a più riprese era stato indicato come sito per l’installazione di una centrale nucleare, in particolare nelle zone di Viadana e San Benedetto Po. Così il campanello d’allarme sulla questione nucleare, ribadito dal presidente delle Regione Lombardia Attilio Fontana, ha fatto scattare i politici, soprattutto i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. “Da quanto apprendiamo Fontana vuole realizzare una centrale nucleare in Lombardia. Decisione folle. Sta forse pensando ad una zona tra Cremona e Mantova? La cosa ci preoccupa molto e siamo sconcertati dal fatto”, dicono Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro.
A seguire la replica di Regione Lombardia: “malafede o incapacità di comprendere il contenuto di affermazioni assolutamente chiare? Propendiamo decisamente per la prima ipotesi. Nessuno ha mai detto di voler realizzare una centrale nucleare in Lombardia, né tanto meno a Cremona o a Mantova. Una manfrina montata sul nulla da parte di chi arranca e non trova di meglio che diffondere fake news. In perfetto stile a 5 Stelle”.
Ma quali sono state le parole precise di Fontana? “L’attuale nucleare è sicuro e green, non emette alcun tipo di sostanza inquinante, per cui può e deve essere preso in considerazione, tenuto conto non solo del rincaro delle bollette, ma anche del fatto che dipendiamo in maniera preponderante nell’utilizzo dell’energia dall’estero. Credo che sia da prendere in considerazione, valutare e fare tutte le osservazioni del caso”. Qualunque sia l’interpretazione che si vuole dare a queste dichiarazioni, la polemica è servita, tanto che nella serata di ieri è arrivata anche la contro-replica a 5 Stelle: “La risposta della comunicazione di Regione Lombardia è l’ammissione del poco valore di credibilità che attribuiscono alle dichiarazioni di Attilio Fontana e di Matteo Salvini – scrive il pentastellato Marco Degli Angeli -. Parlano di fake perché non hanno più pezze giustificative da mettere alle sparate del metodo Lega”.