Transizione ecologica comparto auto, Ecas: “Ok a piano industriale”

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MANTOVA L’8 agosto scorso si è svolta la videoconferenza convocata dal ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso coi sindacati, i segretari generali e confederali dei metalmeccanici ai quali ha manifestato l’intenzione di sottoscrivere un Protocollo d’intesa con “Stellantis” per un Piano di sviluppo sul comparto dell’auto con al centro la transizione ecologica, energetica e digitale. Il Mimit ha dichiarato alle parti che l’accordo verterà su sei punti principali che riguarderanno: l’aumento produttivo sia delle auto che dei veicoli commerciali; la ricerca lo sviluppo e l’innovazione; l’efficienza degli impianti; l’accelerazione degli investimenti sulla transizione energetica; la sostenibilità dell’indotto automobilistico ed in fine la mappatura delle competenze presenti nel Gruppo. Le organizzazioni sindacali pur prendendo atto delle dichiarazioni e delle intenzioni del Ministro, hanno rimarcato la loro preoccupazione sulle conseguenze che si ripercuoteranno sia nel settore della produzione di auto di nuova generazione che in quella dei veicoli commerciali, e delle pesanti ricadute occupazionali nonché dei siti produttivi che verranno utilizzati o rimarranno attivi per accogliere i nuovi modelli. In sostanza hanno chiesto in primis la salvaguardia occupazionale (dei lavoratori coinvolti) con l’obiettivo di tornare a produrre un milione di auto e 300 mila veicoli commerciali; ingenti investimenti su ricerca e sviluppo; particolare attenzione alla componentistica in vista della transizione energetica. I sindacati, chiedono inoltre, che ci sia un confronto con la società “Stellantis” alla presenza del ministro Urso prima del 10 settembre, ovvero prima che venga sottoscritto il Protocollo di accordo tra il Governo e la società “Stellantis” per ribadire e rivendicare come fondamentale e imprescindibile il loro ruolo nelle decisioni che interessano i lavoratori. Umberto Colella, segretario generale di Ecas con tutta la segreteria condivide il percorso tracciato dalle organizzazioni sindacali metalmeccaniche per l’attuazione del protocollo annunciato dal ministro Urso e auspica che la società “Stellantis” si pronunci sul Piano industriale e sul Piano di investimenti che intende attuare per il breve e medio termine e le misure certe che intende mettere in atto per fronteggiare l’approvvigionamento dei semiconduttori o la componentistica elettronica in vista della avanzata ascesa della transizione energetica. Oggi siamo di fronte ad un cambiamento epocale e il Sindacato dovrà affrontare con determinazione le sfide che trasporteranno il settore della Metalmeccanica, e in particolar modo dell’auto, verso la nuova era tecnologica e digitale.