Truffati online per 5600 euro

VIADANA Continua senza sosta l’attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Viadana finalizzata alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, con particolare attenzione ai reati predatori, quali truffe e furti. Nei scorsi giorni, a conclusione di due distinte attività d’indagine, sono stati denunciato per truffa 3 soggetti.
Il primo episodio, vede vittima una 28enne residente a Viadana. La donna dopo aver essere stata contattata da un finto operatore di Poste Italiane, veniva convinta a versare la somma di 5000,00 euro su una carta prepagata. A seguito della querela sporta dalla parte offesa i Carabinieri della locale Stazione riuscivano a risalire all’effettivo destinatario del denaro truffato, un 25enne pugliese, già gravato da precedenti di polizia specifici, che veniva denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.
Analogamente una 32enne viadanese, a seguito di pregressi contatti per l’affitto di una stanza in un albergo della costiera romagnola, veniva convinta ad effettuare un pagamento di 600 euro con bonifico bancario. La prenotazione si rivelava assolutamente falsa e gli interlocutori si rendevano immediatamente irreperibili I successivi accertamenti posti in essere dai militari della Stazione di Viadana permettevano di risalire ai 2 truffatori, gravitanti in Romagna, che venivano deferiti ai competenti uffici giudiziari.
Con l’occasione, l’Arma di Viadana invita a porre attenzione alle telefonate ed ai siti online in cui vengono offerti prodotti e servizi e prezzi stranamente troppo bassi. Le inserzioni per la vendita di beni di valore con prezzi molto inferiori al valore di mercato devono far sorgere qualche ragionevole dubbio. E’ necessario sempre verificare le referenze degli interlocutori e la reale esistenza del bene o del prodotto d’interesse.
Generalmente per gli acquisti affidarsi ai canali ufficiali e non effettuare mai pagamenti non tracciabili, come su carte prepagate.
Inoltre diffidare sempre di email o messaggi, ancorché anticipati da contatti telefonici, poiché spesso mirano al furto di dati personali. Questa tipologia di attività predatoria, detta “Phishing”, con cui vengono chiesti dati bancari o personali, è prodromica all’impossessamento di nomi utente e password utili a sottrarre denaro.