Al Monteverdi l’ensemble strumentale della Royal Concertgebouw Orchestra

MANTOVA Sabato 11 maggio alle ore 20.45, presso l’Auditorium Monteverdi di via Conciliazione, avrà luogo per Società della Musica l’attesissimo concerto della Camerata RCO, ensemble strumentale composto dai musicisti della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, tra le più prestigiose compagini orchestrali a livello mondiale. A Mantova si esibirà il sestetto d’archi formato da Marc Daniel van Biemen, Annabeth Webb (violino), Santa Vizine, Vilem Kijonka (viola), Maartje-Maria den Herder e Clément
Peigne (violoncello), i quali attraverso i loro strumenti dialogheranno su musiche di P.I.  Tschaikovsky – con il celeberrimo Souvenir de Florence – a A. Dvorak (Sestetto per archi op. 48).
Il 20 novembre 1878 Tschaikovsky giunse per la prima volta a Firenze, dove in seguitotornò spesso: qui nacquero o furono ideati alcuni suoi capolavori e alla città egli dedicò un sestetto per archi che intitolò Souvenir de Florence. Tschaikovsky doveva riconoscersi "italiano" nell'uso della melodia ed il Souvenir ne è la riprova, per quanto la
melodia sia tipicamente russa già dal primo movimento, il cui tema iniziale è di stampo folkloristico. Nell'Adagio cantabile dominano il primo violino e il primo violoncello, che si abbandonano ad un vero e proprio duetto, accompagnato dai pizzicati degli altri strumenti e ripreso dopo una breve e nervosa sezione centrale. L'Allegretto sfrutta il registro grave della viola e contiene un trio che ricorda da vicino le danze esotiche dello  Schiaccianoci. Di nuovo un tema russo apre l'ultimo tempo, ricco di sorprendenti episodi. Ma il sapore “italiano” di quest’opera risiede al di là di tutto nel fatto che il souvenir è il
ricordo dei giorni felici, ricchi di fermenti creativi, che Čiaikovskij aveva passato proprio a Firenze.
Il 1878 fu anche l’anno di composizione del Sestetto op. 48 di Antonin Dvorak, ricco di reminiscenze della musica boema, specialmente nel secondo movimento, una Dumka (elegia), articolata in varie sezioni: una malinconica polka cui segue uno struggente episodio di sapore zigano e poi una ninna-nanna, che sfocia nuovamente nella polka iniziale, sebbene il movimento sia concluso da una mesta coda. Il terzo movimento, un vivacissimo scherzo, porta anch'esso il titolo di una danza popolare ceca (Furiant).