Bozzolo, città dei Gonzaga e capitale di principato: lo splendore delle aquile

BOZZOLO Si è celebrato ieri a Bozzolo, nel Palazzo dei Principi, il convegno Bozzolo e il suo dominio in età gonzaghesca. Da borgo a città e capitale di principato, che cade nel 430° anniversario di Bozzolo città e capitale di principato. Si è trattata di un’iniziativa di alto livello scientifico che ha preso vita grazie al Comune di Bozzolo e al Gruppo Culturale “Per Bozzolo”. A fare gli onori di casa il sindaco, Giuseppe Torchio, Irma Pagliari e Cecilia Gialdini. In mattinata anche la consegna di un riconoscimento al soprintendente Gabriele Barucca, per il suo impegno a favore della città di Bozzolo. Gli interventi hanno visto relatori Giancarlo Malacarne, Giorgio Milanesi, Carlo Togliani, Paola Tosetti Grandi, Giovanni Sartori, Alfredo Giovanni Balzanelli, Paolo Bertelli, Raffaele Tamalio, Vera Boni, Claudia Bonora Previdi ed Elena Montanari. Tra la sessione mattutina e quella pomeridiana si è tenuta anche una visita alla chiesa di San Francesco, luogo di sepoltura di Giulio Cesare Gonzaga e caratterizzata da una stratificazione di dipinti dal Cinquecento alla metà del Seicento e fino alla fine del Settecento. Numerose le novità emerse nel corso della giornata di studi. Tra le altre, un’approfondita disamina della vita di Cagnino Gonzaga, con una nuova e più corretta interpretazione del suo nome, in un intervento estremamente lineare e profondo, l’individuazione di due armi in asta (ronconi) realizzate per Giulio Cesare Gonzaga intorno al 1591 e uno sguardo alla ritrattistica dei Gonzaga di Bozzolo con alcuni spunti relativi anche a un curioso dipintino raffigurante Luigi “Rodomonte” recentemente passato sul mercato. Non solo: l’individuazione dello stemma Gonzaga di Annibale posto un tempo sul potente bastione che difendeva Vienna (oggi demolito ma voluto dal noto militare e cavaliere del Toson d’Oro) è stata davvero una chicca che ha solleticato l’interesse di molti. Chi lo vorrà vedere, dovrà semplicemente scendere nella metropolitana viennese nei pressi di Gonzagagasse. Affascinanti anche gli approfondimenti relativi all’architettura e all’urbanistica della città, dal tardo medioevo a tutta l’epoca gonzaghesca fino all’Ottocento e al Novecento, con la parziale distruzione e profonda modifica del tessuto urbanistico. Uno sguardo al futuro è stato gettato con il progetto di valorizzazione turistico-culturale specificamente dedicato a Bozzolo.