Castel d’Ario ricorda Remondini

Castel d’Ario Questa domenica, alle ore 16,30, nel teatro “Casa del Popolo” di Castel d’Ario verrà presentato un quaderno speciale della collezione “Rafflesia”, dedicato ad Anselmo Remondini. “Rafflesia”, acronimo di “Ricordi autobiografici fatti fluire liberamente e scritti in amicizia”, è il progetto partito quattro anni fa, in piena pandemia, dal gruppo Pro Loco “Amici del Castello” con lo scopo di valorizzare la storia locale attraverso le biografie dei singoli protagonisti. Anselmo Remondini, così come recita il sottotitolo, è stato “la prima memoria fotografica di Castel d’Ario nel Novecento” e come tale ha documentato con scatti unici molti momenti memorabili della storia del paese. Fiore all’occhiello è il reportage fotografico del 25 aprile 1945, con l’arrivo in paese delle truppe americane su autoblindo, provenienti dal confinante paese veronese di Bonferraro. Sono 26 foto straordinarie, accompagnate da un articolato resoconto, sotto forma di diario, dell’ultima settimana di guerra, dal 19 al 25 aprile. Anselmo, appassionato autodidatta della fotografia, vedeva in essa il mezzo per consegnare il presente alla storia, ma anche l’opportunità di condividere con i suoi concittadini i vari momenti che li riguardavano, direttamente o indirettamente. Per questo ogni luogo, ogni persona, ogni evento era per lui importante da fotografare e da conservare: ha sparpagliato appunti ovunque, compilato decine e decine di album a tema, incollato centinaia di articoli di giornali riguardanti Castel d’Ario su massicci raccoglitori, diffuso migliaia di foto, replicate all’infinito. E per questo procurava volentieri a chi gliele richiedeva le copie di foto o documenti in suo possesso. Il Quaderno è di 124 pagine, comprensive di circa 200 foto. Scritto da Gabriella Mantovani, che di “Rafflesia” è ideatrice vuole essere un tributo di riconoscenza ad Anselmo Remondini. (mv)