Claudio Baglioni incanta il Sociale

MANTOVA Uomo di varie età, come il titolo della prima canzone in scaletta. Di intramontabili successi. E di infinita classe. Potremmo definire così Claudio Baglioni, protagonista venerdì 7 e sabato 8 febbraio, al teatro Sociale, di due straordinari concerti che hanno strappato applausi e sincera ammirazione. Baglioni ha riportato al Massimo il suo infinito tour piano e voce, ribattezzato per l’occasione “Piano di Volo solo Tris” e che era già passato a Mantova nelle due tranche precedenti. Sul palco solo lui, il Divo Claudio, con tre strumenti: il pianoforte acustico, il piano elettrico e il piano digitale. Baglioni si alterna a suonarli rivisitando 50 anni di carriera, tra evergreen e brani meno conosciuti. Ad applaudirlo un pubblico intergenerazionale (in prevalenza femminile), che mescola fan della prima ora e ragazzi più giovani. Si parte appunto con Uomo di varie età al pianoforte classico, per poi passare a Solo suonata con l’elettrico e Dieci dita col digitale. La voce, alla soglia dei 74 anni, non delude. Con artisti di questo calibro, autotune e artifizi vari non avrebbero ragione di esistere. Baglioni introduce ogni canzone con racconti, aneddoti, riflessioni piacevoli e mai banali, conditi con quella disincantata ironia che da tempo ormai esibisce con naturalezza. Niente prediche e pistolotti (vivaddio!), solo il piacere di instaurare un dialogo pacato col pubblico, lasciando però il centro del palcoscenico alla musica. Claudio saluta Mantova e dai palchetti lo acclamano. Una fan gli dà del “passerone” (dal “passerotto” è un attimo…), lui incassa col sorriso e rilancia: “La distanza aiuta tantissimo”.  I brani si susseguono: dalla splendida FotografieNoi no, che fa cantare tutto il teatro. Nel repertorio di Baglioni è sempre stato centrale l’amore. Ecco allora 9 canzoni sul tema: dalla struggente Con tutto l’amore che posso alla riscoperta Signora delle ore scure, passando per altre due gemme poco note come Pioggia blu Quei due, fino a una bella versione di Quante volte. I pianoforti si prendono una pausa con Strada facendo, eseguita alla chitarra. Il finale è stratosferico: tre medley che ricordano i tour “colorati” del cantautore romano negli anni 90. Qualche titolo: Io me ne andrei, E adesso la pubblicità, Cuore d’aliante, Io sono qui, Amore bello, E tu, Questo piccolo grande amore, E tu come stai. Osserviamo solo che con uno solo di questi capolavori, chiunque ci costruirebbe una carriera, magari riproponendolo più volte nello stesso concerto. Baglioni può permettersi di condensarli tutti in un medley. La serata si chiude con altre tre perle: Avrai, Mille giorni di te e di meLa vita è adesso. Durata totale del concerto: tre ore. Claudio Baglioni ha annunciato il ritiro nel 2026. Per fortuna resterà la sua musica.

Gabriele Ghisi