Dopo Capodanno che si fa? Si torna a teatro: le proposte del prossimo mese

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Mantova Festeggiato e archiviato il Capodanno, magari passando da piazza Sordello, cosa rimane da seguire? Tutto il resto. A gennaio sono, infatti, tante le proposte teatrali di diversissimo genere che aspettano i mantovani.
A partire dal concerto di Capodanno, il primo gennaio alle 17. A distanza di due anni, torna infatti l’appuntamento con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova. Sul palco, con l’ Orchestra d’archi del Conservatorio si esibiranno Mauro Negri al clarinetto e Carlo Cantini al violino. A dirigere Luca Bertazzi. Il programma va incontro ai gusti di un vasto pubblico, spaziando da Bach ai Queen, dallo struggente “Intermezzo” della Cavalleria Rusticana ai Coldplay, fino agli arrangiamenti dello stesso Negri.
Restiamo al Sociale: l’intrattenimento arriva il 13 gennaio , con lo spettacolo di Luca Ravenna “Red sox” alle 21. La stagione di prosa di Fondazione Artioli riprende il 17, sempre alle 21, con “Mine vaganti”, di Ferzan Ozpetek, con Francesco Pannofino.
Al PalaUnical il clima natalizio permane, con il musical “A Christmas Carol”, il 6 gennaio, rappresentazione tratta dal celebre romanzo di Charles Dickens. È la storia fantastica di Ebenezer Scrooge, ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro. Per rimediare alla situazione gli faranno visita tre Spiriti: lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del Futuro. Non posso svelare il finale.
Passiamo per via Bonomi, sede di Ars Creazione e Spettacolo. La stagione di AltroTeatro riparte nel 2024 il 14 gennaio, alle 17, con “Lumina”. In un mondo sospeso tra i confini del reale e dell’immaginazione, un pittore anziano si lascia avvolgere dalla magia dei suoi pennelli, inseguendo l’eterea bellezza della luna. Le sue giornate sono un intreccio di momenti sorprendenti e surreali. Personaggi eccentrici entrano in scena uno dopo l’altro, a ritmo di farsa, accompagnati da una commistione di suoni creati dal vivo in sincro con l’attore in maschera. L’arte e la solitudine sopraggiungono al sorgere della Luna, durante le notti incantate dedicate alla sua Musa. Ma la sua artistica ossessione viene inaspettatamente interrotta da un’avventura che trasformeraà completamente la sua esistenza. Due attori e cinque maschere che, senza l’uso delle parole, si esprimono attraverso un linguaggio universale, accompagnati da una colonna sonora che si fa respiro, in un gioco magico di penombre e profili luminosi.
Per l’Accademia Teatrale Campogalliani, dopo (l’ennesimo) successo riportato da “Tre sull’altalena” il sipario sul nuovo anno si alza il 13 gennaio, al teatrino d’Arco, alle 20.45, con “Il berretto a sonagli”, da Luigi Pirandello. Con la regia di Mario Zolin.
Beatrice, servendosi del delegato Spanò, ordisce una trama per smascherare l’infedeltà del marito, il Cavalier Fiorica, che si lascia cogliere in flagrante. Nell’ottica perbenista tipica di ogni ipocrisia borghese, la famiglia tenta d’insabbiare l’accaduto. Ma questa reazione scatenerà una serie di imprevedibili conseguenze. Nel tentativo del consorzio sociale di isolare ed emarginare tutto ciò che vada a minare l’apparente equilibrio collettivo.
Al Teatro Minimo continuano le repliche de “Il piccolo principe”, dal lavoro di formazione di Antoine de Saint-Exupéry. Nel nuovo anno gli spettacoli riprenderanno venerdì 5 e proseguiranno sabato 6, domenica 7, venerdì 12 e sabato 13, per concludersi domenica 14.
Teatro Magro debutta nel 2024 in trasferta, al teatro Comunale di Gonzaga, il 26 gennaio alle 21. Con la performance “A menadito”, spettacolo letterario interattivo tratto da “Jane Eyre” di Charlotte Brontë e “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie. L’attore conosce a memoria il libro. Lo conosce bene, benissimo, “a menadito”. In ogni sua pagina, in ogni anfratto, in ogni suo passaggio – sia anche nascosto o sottinteso. Il pubblico ha la facoltà di aprire il libro a una pagina casuale e dopo una rapida lettura delle prime righe, l’interprete dà vita ad un frammento performativo: un aneddoto, un collegamento, un rimando, una risposta, un epilogo, un’immagine, una suggestione. Il libro gli appartiene e lui stesso appartiene al libro. L’atto teatrale continua, si può selezionare ancora, e ancora. Davanti a sé il pubblico ha una sorta di wunderkammer – una stanza delle meraviglie dove i collezionisti raccoglievano oggetti straordinari. Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, Teatro Magro curerà anche la dimostrazione finale del laboratorio “Numeri”, in collaborazione con Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Asolano, in via Virgilio 4 ad Asola.
A chiudere il mese è il nuovo lavoro di Carrozzeria Orfeo, al teatro Sociale il 30 gennaio, in cartellone nella stagione promossa da Fondazione Artioli. La pièce è “Salveremo il mondo prima dell’alba”: in un mondo individualista, dominato da un tempo schizofrenico e performativo, il prezzo da pagare anche per i vincenti sono l’angoscia e il terrore del fallimento, che portano le persone a soffrire di panico sociale, insonnia e insoddisfazione cronica. Questo è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee. Il tutto viene rappresentato, come nello stile della compagnia, attraverso un approccio lucido e disilluso, che coglie, con ironia e divertimento, i paradossi, le contraddizioni e le deformazioni grottesche della realtà attraverso personaggi strabordanti di umanità, ironia e dolore.
Riprenderà, invece, a febbraio, l’attività di Teatro all’Improvviso.