Esce per Decca il nuovo cd Mozart for Two del duo pianistico Schiavo-Marchegiani

MANTOVA Una nuova tappa si aggiunge al lungo cammino discografico del duo pianistico Schiavo-Marchegiani nello scrigno della letteratura per pianoforte a quattro mani. Con l’uscita del secondo volume di Mozart for Two, il duo porta a compimento il progetto di incisione integrale delle opere dedicate da Mozart a questa particolare formazione. Dopo aver affrontato nel primo volume le opere giovanili (con la sola eccezione della Sonata KV 521), in questo nuovo album – registrato nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, luogo che ad ogni passo rievoca la storia e il mito mozartiani – i due pianisti accompagnano nel mosaico di suoni ed emozioni dei lavori della maturità e degli ultimi anni di Mozart con le Sonate KV 497 e 357, le Fantasie KV 594 e 608 e le Variazioni KV 501.

In apertura dell’album è la Sonata in Fa maggiore KV 497, del 1786, pubblicata con il titolo significativo di Grande Sonata a quattro mani su un clavicembalo o pianoforte. Dello stesso periodo sono anche l’Andante e cinque variazioni in Sol maggiore KV 501 e la Sonata in Sol maggiore KV 357 in due movimenti, Allegro e Andante, qui presentata nel recente completamento di Robert D. Levin pubblicato nel 2005. L’album comprende anche due brani da cui si leva una maggiore intensità drammatica, le Fantasie KV 594 e KV 608 per organo meccanico, presentate in una versione per pianoforte a quattro mani dell’epoca di Mozart.

La leggerezza, il sorriso, la spensieratezza – dichiarano Sergio Marchegiani e Marco Schiavo – che emanavano dalle pagine giovanili qui sono assai meno evidenti. Prevalgono la grandezza musicale, la compiutezza formale, il rigore e la complessità del contrappunto, un’arditezza armonica e una tensione drammatica che anticipano in modo evidente il Romanticismo; talvolta emerge perfino una certa cupezza. L’arco della vita e quello dell’arte mozartiana si compiono, per noi, nel segno della chiarezza, dell’equilibrio, di una trasparenza dell’enunciazione sulle quali, nel tempo, abbiamo costruito il nostro modo di affrontare questo meraviglioso repertorio. Solo nelle ultime due Fantasie tale limpidezza si scurisce un po’, come un cielo sereno che improvvisamente si copre di nubi minacciose.”

Un percorso d’ascolto che si dipana nell’intenso e complice dialogo tra i due musicisti, intenti a rivelare la somma architettura creativa e l’infinita capacità delle pagine eseguite di aprire spazi di grande ricchezza emotiva, aggiungendo un ulteriore tassello nell’indagine dell’opera di Mozart.