MANTOVA In occasione del centenario dallo storico evento della Marcia su Roma dell’ottobre del 1922, il documentario “MARCIA SU ROMA”, dopo la presentazione a Venezia 79 nella sezione Giornate degli Autori, sarà al cinema come evento speciale lunedì 24 ottobre alle ore 21.10 all’Ariston e mercoledì 26 alle ore 20.45 a Cinecity. Attraverso un montaggio che alterna immagini del presente a quelle di repertorio, si analizza il fenomeno Fascismo dai primi passi fino alla sua caduta, senza però escludere il presente, in cui alcuni suoi preoccupanti segnali stanno tornando a galla. Nel film l’attrice Alba Rohrwacher interpreta Anna, incarnazione di tutte le donne vissute in quegli anni che hanno subito l’indottrinamento fascista e della lenta presa di coscienza.
“Marcia su Roma” propone quindi un’analisi attenta del Fascismo e di tutti gli strumenti che ha messo in campo per raggiungere il suo obiettivo. Mostra infatti come il movimento abbia usato il linguaggio, i gesti e soprattutto il cinema – non come forma d’arte in sé ma come fabbrica di bugie – per costruire una realtà che si sposasse con i loro ideali. Un’operazione meta-cinematografia che mette in evidenza il doppio volto della settima arte, che può essere bugia e verità allo stesso tempo; propaganda e denuncia, una duplice natura che lo rende malleabile ma che non lo priva della sua forza. Il culmine del movimento fu infatti proprio la Marcia e per raccontare quell’evento il regista del film, Mark Cousins, analizza, frame dopo frame, cosa è stato raccontato nel documentario “A Noi”, fortemente voluto dal Partito fascista e diretto da Umberto Paradisi. Mussolini, in nome del nazionalismo e della preservazione della cultura italiana, ha messo al bando film stranieri e introdotto il doppiaggio, ma per raggiungere il suo obiettivo e trovare presa politica ha costruito una realtà che non è mai esistita. La Marcia su Roma doveva essere trionfale e regale, la realtà delle condizioni climatiche l’hanno invece sminuita e svilita e il documentario “A Noi” è intervenuto filmando una realtà diversa che emerge da un’analisi attenta.
“Marcia su Roma” ci mostra quindi la realtà distorta del periodo e ricostruisce la storia del nostro paese attraverso un’analisi della figura del Duce, del leader che cerca di conquistare le folle dagli alti balconi; una riflessione sul ruolo degli intellettuali e il connubio che hanno da sempre creato con la politica e con la realtà del loro tempo. Non ultimo, mostra infatti come la Marcia su Roma abbia influenzato molti dei despoti del XXI secolo e non solo: in una quasi inquietante coincidenza di eventi, il film affianca l’assalto a Capitol Hill del gennaio 2021 alle azioni di propaganda fascista che sono culminate nella Marcia.