Il regista Sironi dialoga con il pubblico suzzarese

SUZZARA Mercoledi scorso è iniziato al cinema Politeama la rassegna “Nuovo Cinema Italia” giunta alla seconda edizione con tre pellicole di giovani autori emergenti.
Il primo film in programma “Sole” del regista Carlo Sironi   presente in sala che ha riscosso parecchi applausi racconta la storia di due ragazzi Ermanno e Lena ragazzina polacca arrivata in Italia per vendere la bambina di nome Sole (che poi è il titolo del film) per iniziare una nuova vita. Ma improvvisamente tra i due scoppia l’amore.
Il film opera prima del regista romano è stato presentato nella Sezione Orizzonti alla 76à Mostra del Cinema di Venezia, e al Festival di Toronto nella sezione “Discovery”. Ora il film è anche uscito negli Stati Uniti, Francia, Turchia e India.
Terminata la proiezione davanti ad un buon pubblico, quattro chiacchiere con il regista: «L’idea del film dove sono anche sceneggiatore, nasce da una ricerca fatta con la presidentessa del tribunale dei minori, ed è ambientato sul litorale romano di Nettuno e tutti gli attori sono esordienti e non professionisti.
Ho fatto diversi cortometraggi come “Cargo”, “Sofia”, e “Val Paraiso”. Sono molto sorpreso del successo a Venezia e mi piace ricordare che mio papà Alberto  è stato regista di Montalbano.
Prima di fare il regista dai 19 ai 24 anni ho fatto fotografia, mentre il primo cortometraggio sempre a 24 anni.
Chiudo dicendo che “Sole” è una storia d’amore un pò atipica che non vuole prendere posizione, ma il finale da speranza per il futuro».
I prossimi appuntamenti: giovedi 13 febbraio “Dafne” con l’attrice Carolina Raspanri , e giovedi 5 marzo “The Nest – il Nido” regia di Roberto De Feo .

Roberto Sissa