Mantova Per chi non riesce a viaggiare in questo periodo vacanziero, l’occasione di spostarsi oltre confine, almeno con la fantasia, è offerta dalla mostra “L’ arte celata del Sol Levante” inaugurata sabato alla Casa di Rigoletto in Piazza Sordello a Mantova.
L’esposizione artistica, patrocinata dal Comune di Mantova, raccoglie 50 opere dell’artista giapponese Akihiko Takeda, realizzate in gesso e metallo nel capoluogo virgiliano tra il 1990 e il 1993 e altre esposte in Giappone nel 1984. Tema centrale dei lavori è l’individuo, in particolare la donna, con rimandi alla spiritualità come la creazione che ritrae tre monaci buddisti.
Takeda era un artista a trecentosessanta gradi, che ha nella sua esperienza lavorato anche argilla, ceramica, rame, vetro smaltato e disegnato gioielli d’arte e opere multimateriche, coniugando diversi materiali; originario di Toyohashi, ha studiato nella vicina Nagoya e ha lavorato anche come designer ed esposto sia in Giappone che a Seattle, negli Stati Uniti d’America. Il suo legame con Mantova nasce per ragioni di studio della figlia Yoko, che frequentava il Conservatorio, per seguire corsi di canto lirico: un contatto rinsaldato dal gemellaggio, siglato nel 2005, tra la città nipponica di Omihachiman e il capoluogo virgiliano.
“La mostra è l’opportunità per ricordare questo il gemellaggio tra Mantova e la città giapponese” – ha affermato Paolo Juno Vassalle Takeda (in foto con la madre Yoko), nipote dell’artista e curatore dell’esposizione – “inoltre mio nonno ha appreso la tecnica della lavorazione dei metalli proprio dagli artigiani di Omihachiman” ha ricordato il custode di questo tesoro artistico.
La mostra è gratuita e sarà allestita fino al primo settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 18.