MANTOVA – Domenica alla Loggia dei Mercanti di Palazzo Andreani in via Spagnoli, si terrà un Festival che celebra i Vini e i Sapori di Lombardia.
L’evento, che si svolgerà dalle 11 alle 18, rappresenta un’occasione unica per incontrare le ricchezze enogastronomiche e culturali della Lombardia. Per questa seconda edizione è stato scelto il suggestivo centro rinascimentale di Mantova, in una location di arte ed eleganza.
“È un bellissimo segnale che le strade dei vini e dei sapori lombardi si incontrino a Mantova – ha commentato il vice sindaco Giovanni Buvoli -. Il territorio mantovano infatti, in questi anni si è adoperato molto per promuovere la nostra importante tradizione enogastronomica che attrae grandi flussi turistici”.
Il Festival celebra le undici Strade della Federazione dei Vini e dei Sapori di Lombardia attraverso degustazioni e assaggi, offrendo uno sguardo approfondito sul mondo delle eccellenze lombarde e creando un momento di valorizzazione turistica attraverso l’enogastronomia.
Oltre a promuovere i prodotti e il “saper fare” territoriale, l’evento avrà anche una forte connotazione sociale: l’intero ricavato sarà infatti devoluto in beneficenza alla cooperativa sociale Onlus Il Ponte, centro diurno per disabili.
Verranno allestiti undici banchi di assaggio, undici come le Strade della Federazione, ognuna delle quali presenterà alcuni prodotti tradizionali disposti per la degustazione.
Novità della seconda edizione è la presenza al Festival della Strada del Riso e dei Risotti Mantovani con il suo celebre Risotto alla Pilota e la Strada del Riso dei Tre Fiumi.
“Sarà una giornata di festa, in cui i protagonisti saranno i prodotti lombardi identitari, quelli autenticamente legati ai territori che immediatamente vengono associati ad una zona, in una città come Mantova, un vero e proprio gioiello del Rinascimento famoso in tutto il mondo per la sua storia, l’enogastronomia, i tesori d’arte e le bellezze naturali, e insignita, non a caso, del titolo di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2016”. – racconta Gianni Boselli, presidente della Federazione.