MILANO – E’ nata a Valencia ma dal 2019 ha aperto un suo studio ad Asola, un comune che fa parte dell’area Terre dell’Alto Mantovano, zona dall’alto valore paesaggistico, storico e gastronomico.
Marta Benet, artigiana e artista multidisciplinare, è tra i vincitori della terza edizione del Premio Maestri d’Eccellenza, organizzato da LVMH – il gruppo leader mondiale del lusso – in collaborazione con Confartigianato Imprese, Camera Nazionale della Moda Italiana e, quest’anno, con Thélios.
Alla cerimonia di consegna è intervenuta l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali.
Il Premio Maestri d’Eccellenza è il primo riconoscimento dedicato agli artigiani italiani, nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare l’artigianato e le competenze uniche del nostro Paese.
In particolare, a Benet è stato assegnato il Premio Maestro Emergente Artigiano d’Eccellenza.
Laureata in Architettura al Politecnico di Valencia e formata in Fashion Design nella Città delle Arti e delle Scienze, capolavoro dell’archistar Calatrava. Nel 2013 ha aperto il suo studio di moda specializzato in capi sartoriali e, due anni dopo, si è trasferita a Milano, dove ha lavorato come designer.
Le sue creazioni sono frutto degli studi in Architettura, Fashion Design, Sartoria e Ceramica. Il suo lavoro, infatti, ruota attorno alla ceramica e al tessuto. Ogni creazione è il risultato della sperimentazione con materiali naturali, della cura dei dettagli e delle tecniche artigianali: l’unione tra design e artigianato le consente di esaltare la bellezza delle cose fatte a mano, incluse le imperfezioni che le caratterizzano.
È stata scelta da una giuria internazionale, quest’anno presieduta dal regista turco Ferzan Özpetek, che ha portato la sua visione estetica e la cultura del bello.
“L’artigianato – ha dichiarato Mazzali durante il suo intervento – non è solo una tradizione antica, ma una vera forma di espressione personale. È identità che prende corpo attraverso i materiali, esprimendo con gesti precisi e sapienti, l’essenza profonda di un luogo”.
“In Lombardia – ha proseguito l’assessore – questi gesti rappresentano un patrimonio vivo, quotidianamente custodito nei laboratori, nelle botteghe e nei distretti produttivi, dove competenza, passione e spirito innovativo continuano a convivere. Con il ‘Premio Maestri d’Eccellenza’ – ha sottolineato – vogliamo celebrare proprio questo: la capacità di tramandare il sapere artigiano, reinterpretandolo in chiave contemporanea per renderlo attuale e desiderabile”.
Artigianato motore di sviluppo economico
“Questa terza edizione – ha aggiunto Mazzali – è un’occasione preziosa per riflettere sul futuro dell’artigianato come motore di sviluppo economico, culturale e sociale. È anche un messaggio importante per le nuove generazioni: l’eccellenza non è solo un’eredità, ma un percorso che si apprende, si coltiva e si rinnova ogni giorno. La moda che in Lombardia ha uno dei suoi centri nevralgici – ha ricordato quindi l’assessore – gioca un ruolo chiave in questa visione, perché unisce il valore delle radici con le esigenze del presente, promuovendo un’estetica che sia al tempo stesso sostenibile, etica e inclusiva”.
In Lombardia è radicata l’industria della creatività
La Lombardia contribuisce in modo determinante al valore del Made in Italy attraverso la Moda, filiera identitaria che intreccia artigianalità, innovazione e creatività.
“La nostra Regione – ha chiosato l’assessore – è motore d’Italia e d’Europa, la prima in Italia per numero di imprese (18% del totale nazionale), la più attraente per gli investimenti diretti dall’estero (11 miliardi di euro dal 2012 a oggi). È la Lombardia del design, che raccoglie 1/3 delle imprese del settore e ospita un evento internazionale come il Salone del Mobile di Milano, ma anche quella della moda, con le sue fashion week, e dell’industria creativa, con circa 40.000 imprese e 233.000 addetti, più di 300 startup e 19 tra incubatori e acceleratori”.







































