SAN BENEDEETTO PO È scomparso giovedì all’età di 73 anni Tazio Facchini, pittore e scultore di San Benedetto Po. Come artista Facchini è sempre stato di difficile catalogazione: se il suo campo era soprattutto quello della grafica, la sua opera in realtà spazia in tutti i campi dell’arte figurativa. Quella di Tazio Facchini era arte on the road per definizione, e arrivava direttamente dai marciapiedi della Amsterdam anni 60, la capitale dei provos e degli hippies. I quadri di Facchini erano labirinti psichedelici in bianco e nero in cui perdersi per il gusto di trovare una via d’uscita, che fossero opere grafiche come il suo celeberrimo Cigno fiore o l’altrettanto celebre Sogno, una delle poche opere a colori del periodo freak, che fu anche la copertina di un numero della rivista di controcultura Re Nudo. E parlando di hippies e di freak va citata anche la produzione di sculture e ready-made tra le quali spiccava il Freak negro (sic! perché all’epoca quella parola non era ritenuta offensiva). Classificatosi al secondo posto del concorso nazionale di arte grafica del 1972 allestito varie mostre personali, dalla fine degli anni ’70 ha avuto molti inviti per partecipare a prestigiose rassegne d’arte internazionali. Gli sono stati assegnati vari primi premi nazionali ed internazionali, documentati con diplomi targhe e libri storici. Dal 1989 sue opere sono esposte nei principali centri culturali, pinacoteche e musei quali: Museum Modern Kunst Vienna, Kuntstumemuseum Berna – Svizzera, Musee de de l’Etat-Marché – Aux Poisson Lussemburgo, Art Moderne de la Ville de Paris – Francia, Stederljk Museum , Amsterdam – Olanda, Staatliche Kunsthalle Berlin. Tazio Facchini lascia la madre e due sorelle. I funerali si sono tenuti ieri a Mantova.