Area di sosta smantellata, troppi vandalismi

CANNETO  E’ stata smantellata l’area di sosta lungo l’argine dell’Oglio, luogo che per tanti anni è stato uno dei punti più suggestivi per osservare il fiume. «Purtroppo, in questo caso e momentaneamente – spiega il sindaco  Nicolò Ficicchia  -, ha prevalso l’ignoranza e l’assenza di senso civico di poche persone che non hanno alcun rispetto della proprietà condivisa da tutti i cittadini. Non ci resta che ringraziare i proprietari che hanno dato in concessione per molti anni questo spazio e l’Associazione Ecologica Museo Oglio-Chiese che si è fatta carico della realizzazione e manutenzione dell’area che probabilmente una comunità più educata avrebbe preservato in ogni modo». Quella che era un’oasi di relax, tranquillità e riposo lungo l’argine del fiume Oglio nelle scorse settimane era stata infatti seriamente danneggiata dal gesto inqualificabile dei soliti vandali. Purtroppo non è stata la prima volta che l’area di sosta attrezzata “Orto Botanico Luigi Gabella” nella terra dei vivai risulta essere oggetto di gravi atti vandalici. Tutte le volte l’Aemoc, l’Associazione di volontariato dell’ecomuseo Oglio-Chiese che gestiva l’area, ha riparato di tasca propria sostituendo le parti danneggiate, ma questa volta la struttura è stata chiusa definitivamente. “Questo luogo immerso nella natura e nella campagna – commenta il Presidente di Aemoc  Marco Scalvini  -, è stato voluto fortemente da mio padre Fausto in ricordo dell’amico Luigi Gabella socio fondatore dell’associazione ecologica. L’area di sosta purtroppo si trovava ultimamente in condizioni pietose a causa dei continui danneggiamenti da parte dei vandali. La struttura è stata nel corso degli anni più volte oggetto di barbarie da parte dei vandali nella totale indifferenza di tutti. E’ davvero un peccato – conclude Scalvini – continuare a distruggere quello che è un bene comune a disposizione di tutti, imbrattandolo e bruciando parti della struttura in legno e della recinzione, con i pali divelti e gettati nel fiume, i bidoni dell’immondizia spesso ribaltati e i pannelli illustrativi del percorso attrezzato lungo l’argine che venivano danneggiati». (p.z.)