Borgo Virgilio – Nuovo codice degli appalti, Aporti: “Segnale politico atteso”

BORGO VIRGILIO Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, lo aveva promesso: «Serve un nuovo Codice degli appalti pubblici per snellire la burocrazia, ridurre sensibilmente i tempi e ridare fiducia alle imprese e ai sindaci». Detto e fatto. Con le nuove norme si risparmieranno da sei mesi a un anno per le pratiche. Per di più è prevista anche la banca dati delle imprese premi a chi compra materiali in Italia (una sorta di salvaguardia per il made in Italy che prevede premialità tra i criteri di valutazione dell’offerta, in base alla percentuale rispetto al totale, dei prodotti originati nel nostro Paese). Una svolta sui cantieri attesa dalla stragrande maggioranza dei sindaci italiani. E mantovani. Tra i primi che anche nel recente passato si erano esposti per denunciare gli intoppi legati alla burocrazia e ribadire la necessità, non più rimandabile, di una riforma del Codice degli appalti, c’era il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti. «Trovo positivo che il governo, in questi primi mesi, abbia finalmente dato il via libera ai nuovi principi a cui le amministrazioni dovranno fare riferimento sia nelle scelte ad alta discrezionalità sia in quella obbligate – ha commentato -. Semplificare le procedure e quindi agevolare le stazioni appaltanti e gli uffici tecnici che si occupano, tra le altre cose, dei bandi, rappresentava un’esigenza primaria per evitare di perdere mesi su mesi. Lo schema di Decreto legislativo è senz’altro un buon segnale politico, peraltro atteso, che restituisce fiducia ai funzionari». Nel testo approvato martedì è presente anche lo sbloccamento degli appalti sottosoglia. In altre parole: fino a 5,3 milioni di euro le stazioni appaltanti potranno decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti, rispettando il principio di rotazione. Fino a 500 mila euro le piccole stazioni appaltanti potranno procedere direttamente senza passare per le stazioni appaltante qualificate. E anche in questo caso il risultato è un taglio notevole dei tempi, soprattutto per i piccoli Comuni che devono procedere a lavori di lieve entità che hanno tanta importanza per la viabilità dei luoghi e il benessere delle proprie comunità. Ma c’è di più. Per garantire la conclusione dei lavori si potrà eventualmente procedere al subappalto “a cascata”, senza limiti. Altro tema trattato, e su cui Aporti si dice d’accordo, è la cosiddetta “Nessuna paura per la firma”: «Stando a quanto ho avuto modo di leggere nel testo che dovrebbe venire licenziato entro il 31 marzo, viene stralciata la colpa grave per i funzionari e i dirigenti degli enti pubblici se avranno agito sulla base della giurisprudenza o dei pareri dell’autorità. Questo ridarà tranquillità a tecnici e amministratori, che con il “vecchio” Codice talvolta erano comprensibilmente restii a firmare le procedure d’appalto».

Matteo Vincenzi