Calza, nato il nuovo colosso In porto la partita Fulgar-Pompea

ALTO MANTOVANO Alla fine è andato in porto: con undici giorni di anticipo rispetto a quanto le parti coinvolte avevano previsto, lunedì pomeriggio è avvenuto il passaggio del 100% delle quote di Pompea a Fineos srl, la holding di Castel Goffredo che a sua volta detiene il 100% di Fulgar. In altre parole, l’altroieri pomeriggio è stato perfezionato l’acquisto del calzificio Pompea da parte di Fulgar, colosso mondiale nella produzione di filato.
Se sul valore economico dell’operazione le bocche rimangono cucite, è invece palese il valore simbolico e industriale dell’operazione. Un’azienda delle dimensioni di Fulgar acquisisce un marchio celebre e solido come Pompea, che ormai da decenni produce calze e, a livello internazionale, è uno dei maggiori simboli del distretto della calza dell’Alto Mantovano.
Con il passaggio del 100% delle quote quindi Pompea ora non è più di proprietà della famiglia medolese  Rodella, ma è passato in mano alla famiglia castellana  Garosi, proprietaria di Fulgar che appunto fa capo alla holding Fineos srl.
Per Pompea al momento non cambia nulla: il marchio, sinonimo di affidabilità e molto conosciuto a livello mondiale, rimane l’attuale. Stesso discorso vale per la produzione e per tutti i dipendenti di Pompea, per i quali sono cambiati i datori di di lavoro. Di certo non è un passaggio da poco, se si considera che Pompea può fare affidamento su una forza lavoro di ben mille e 120 dipendenti: 320 in Italia e circa 800 in Serbia.
Insomma una maxi operazione che cambia, almeno in parte, il volto del distretto della calza, con un marchio storico e consolidato come Pompea acquisito da un altro grande e storico marchio del distretto dell’Alto Mantovano, ovvero fulgar.
Il passaggio del 100% delle quote è avvenuto nel pomeriggio di lunedì nella sede di Fulgar alla presenza delle famiglie Garosi e Rodella, insieme all’amministratore delegato di Fulgar  Attilia Casnici, i consulenti dei due gruppi e l’avvocato di mantova  Davide Zagni, consulente di Fulgar.
È prevedibile che ora Fineos e Fulgar, compatibilmente con la situazione emergenziale in corso in queste settimane, lavorino per il rilancio del marchio Pompea. Per quanto riguarda la famiglia Rodella, cambia tutto e niente: se Pompea è ora di proprietà di Fineos, alla famiglia medolese restano l’attività della tintoria e l’attività di logistica con sede ad Asola. Possibile che a loro volta tali attività vengano espanse e rilanciate.
L’annuncio dell’acquisizione era stato dato da Fulgar stessa a metà dicembre.

Giovanni Bernardi