Furto lampo in abitazione a San Martino dall’Argine

SAN MARTINO DALL’ARGINE Solo sei minuti per entrare, metter a soqquadro le casa e infine scappare con la refurtiva intanto che l’allarme suonava, E’ questo il tempo che ci hanno impiegato i ladri che qualche giorno fa hanno fatto man bassa in un’abitazione di via 8 Marzo a San Martino dall’Argine, portando via addirittura una baule e un cassetto di un mobile dal peso di circa 15 chili.
L’episodio è accaduto verso le 18 di venerdì scorso mentre i proprietari erano usciti per fare alcune commissione. I malviventi, consapevoli del fatto che in casa non c’era nessuno, hanno scassinato una delle finestre del piano inferiore. Nello stesso istante, tra l’altro, è scattato l’allarme collegato al cellulare del padrone di casa – da qui l’esatta l’ora del furto -, suono, però, che non ha spaventato i balordi che hanno comunque proseguito nella perquisizione delle stanze in cerca di oggetti di valore da rubare. Come detto in poco tempo hanno rovistato ovunque e poi sono fuggiti dalla porta principale, incuranti dell’eventuale arrivo di qualcuno, con un baule e un grande cassetto di un mobile. Qualche secondo dopo, mente ancora l’antifurto era inserito, è giunta sul posto una parente che abita poco lontano e che, probabilmente, ha sbagliato per pochissimo i malviventi. Nessuno dei vicini, però, avrebbe visto nulla nonostante il rumore dell’allarme e della refurtiva ingombrante che si sono portato via i malfattori. Ma non sarebbe la prima volta che via 8 Marzo è presa di mira dai ladri. Secondo i residenti, infatti, le razzie sono frequenti tanto da diventare quasi all’ordine del giorno. «Siamo letteralmente bersagliati – commentano -. Alcuni di noi, addirittura, sono stati derubati tre volte nel giro di qualche anno. Non sappiamo più come difenderci se adesso anche gli antifurto, come dimostrato da questo ultimo colpo, non servono a nulla. Chiederemo un incontro con il sindaco   Alessio Renoldi  affinchè intervenga in qualche modo anche perchè non ci sentiamo sicuri, non dobbiamo aspettare che accada qualcosa di brutto». (s.c.)