Il cuore di Casaloldo per la rinascita di una chiesa distrutta dal terremoto

CASALOLDO Ponte di solidarietà tra Casaloldo e San Felice sul Panaro. Pochi giorni fa si è conclusa felicemente una storia triste che ha coinvolto anche il comune di Casaloldo. Nel 2012, fra i paesi colpiti dal tragico terremoto dell’Emilia, ci fu anche San Felice sul Panaro in provincia di Modena dove la comunità vide la propria chiesa parrocchiale della frazione di Rivara particolarmente danneggiata, oltre al campanile e alla scuola dell’infanzia. Il gruppo Alpini di Castel Goffredo si prese a cuore la ricostruzione e coinvolse nella raccolta fondi anche il paese di Casaloldo. Con il supporto delle associazioni di volontariato e del Comune, guidato allora dal sindaco Patrizia Leorati, venne organizzata una serata di raccolta fondi e furono racimolati oltre 10 mila euro, che vennero consegnati direttamente al parroco di Rivara durante una trasferta in pullman organizzata per l’occasione. Inoltre, gli Alpini aiutarono concretamente nella ricostruzione della scuola. Sabato 29 giugno scorso, dopo sette anni dal terremoto, la comunità di Rivara ha potuto riaprire al culto la propria chiesa. Sul sagrato le autorità hanno tenuto i discorsi di festeggiamento, con il neo sindaco Michele Goldoni che ha ricordato la figura del padre, che fu uno dei più attivi volontari della comunità parrocchiale. Il sindaco ha ringraziato il consigliere Enrico Campedelli in rappresentanza della Regione e gli altri sindaci dei paesi che aiutarono durante quei drammatici giorni del 2012 come Cavazzo Carnico (Friuli), Nago Torbole (Trentino) e appunto Casaloldo. Per mano di un alpino di Castel Goffredo che è andato a rappresentare tutti i casaloldesi che in modi diversi hanno contribuito al lieto fine di questa storia, anche il Comune di Casaloldo, a nome del neo sindaco Emma Raschi, ha voluto inviare un messaggio di cordialità e congratulazioni per l’avvenuta ricostruzione. Con il gesto simbolico del vescovo Erio Castellucci che ha bussato alla porta di ingresso della chiesa, è stata così ufficialmente aperta la parrocchia ai fedeli. Infine è stato rimesso al suo posto, sulla parete di fondo del presbiterio, il quadro della Natività di Maria, titolare della chiesa, dipinto dai colori accesi sul cangiante, opera della seconda metà del 1500 attribuita alla scuola del Guercino. Come segno tangibile della loro riconoscenza, gli abitanti di Rivara avevano donato nel 2012 agli Alpini di Castel Goffredo proprio questa effige di S. Maria Bambina, che è poi stata posta nell’asilo nido di Casaloldo. L’investimento per la chiesa di Rivara è stato pari a 1 milione e 230 mila euro, per il primo stralcio di lavori già realizzati, e finanziati dalla Regione, a cui si aggiungono 400 mila euro per un secondo stralcio di interventi, attuati dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Anche Casaloldo ha contribuito per una pur piccola quota alla ricostruzione dove il terremoto ha distrutto muri, ma ha creato ponti di solidarietà.