ASOLA Partorisce un feto senza vita alla 38esima settimana di gestazione all’ospedale di Asola e sporge denuncia contro i medici. Ora la procura indaga per omicidio colposo (anche se per il momento non ci sarebbero indagati), mentre l’autopsia sul feto è stata eseguita già giovedì scorso nelle sale mortuarie dell’ospedale di Mantova.
Tutta la vicenda prende le mosse nella giornata di martedì scorso, il 16 aprile. Quel giorno all’ospedale di Asola una donna italiana sulla 30ina partorisce un feto alla 38esima settimana di gravidanza, ovvero ormai a termine della gestazione. Ma quando il feto viene espulso, è ormai senza vita. Non c’è nulla da fare.
Alla donna e alla propria famiglia viene comunicata la terribile notizia. E, considerato l’accaduto, i famigliari e la mamma presentano un esposto in procura. Procura che dal canto suo apre un fascicolo d’indagine e conferisce alla dottoressa Elisa Vermiglio dell’istituto di medicina legale di Verona l’incarico di eseguire l’esame autoptico. Esame che già nella giornata di venerdì è stato eseguito. Secondo le primissime risultanze dell’esame, il decesso del feto potrebbe essere stato provocato dal distacco della placenta, provocato a sua volta da cause di natura non determinata.
Ciò che la partoriente e il resto della famiglia ora chiedono di sapere, è perché il feto sia venuto alla luce già senza vita, se tale tragedia si sarebbe potuta evitare e se vi siano eventuali responsabilità da parte di terzi. Proprio per questa ragione, dopo la segnalazione dei famigliari, la procura ha aperto un fascicolo di indagini (per ora contro ignoti) proprio per accertare se via sano eventuali responsabilità da parte di qualcuno.
Nel corso delle prossime settimane la vicenda dovrebbe iniziare a vedere qualche sviluppo: dai risultati dell’autopsia eseguita giovedì fino ad eventuali persone che potrebbero finire nel registro degli indagati.
Partorisce feto senza vita: la procura indaga
Scatta la denuncia della madre e dei familiari. Già eseguita l’autopsia