“Pd fazioso: squallido l’attacco all’assessore Paganella”

Progetto Nazionale replica alle accuse in riferimento all’assenza del Comune all’evento sulla Shoah

lena stefanoni
Lena Stefanoni

CATIGLIONE Non si sono fatte attendere le reazioni all’attacco lanciato ieri mattina dal Pd di Castiglione, che dalle nostre pagine aveva accusato l’amministrazione comunale di aver «snobbato» le iniziative organizzate per celebrare la Giornata della Memoria. In particolare le accuse erano state rivolte all’assessore  Manlio Paganella , reo, a detta dei Dem, di aver partecipato a un incontro organizzato da gruppi di estrema destra. «Disgustosi, semmai, sono gli attacchi sferrati all’amministrazione castiglionese da parte della solita “congrega della verità assoluta” rappresentata dal Pd locale e capitanata dai residui partigiani aloisiani – commentano i referenti di Progetto Nazionale -. Le loro argomentazioni poggiano su fondamenta ignobili in quanto l’evento, pubblicizzato già con largo anticipo dalle associazioni partecipanti, fra cui la nostra, è stato regolarmente organizzato seguendo l’iter burocratico richiesto, compreso il regolare pagamento per l’utilizzo della sala (nelle stesse identiche modalità in cui l’associazione partigiani si avvalse dello stesso immobile per i propri incontri, ndr)».
Nessuna concomitanza, quindi, fra la presentazione del libro di  Gianfranco Stella  “Compagno Mitra” e la Giornata della Memoria. La prima, che vedeva anche la presenza di Progetto Nazionale, era infatti prevista per sabato 26; l’altra, invece, era programmata per il giorno successivo, domenica 27 gennaio.
«Lascia pertanto basiti che una conferenza tenuta da uno storico su vicende realmente accadute, testimoniate e documentate, venga definita “revisionista” e “disgustosa”. Ancora una volta – rimarcano da Progetto Nazionale – siamo di fronte alla faziosità e alla reiterata manifestazione isterica con cui alcune compagini “dal cuore marxista” sono solite affrontare certi temi, snobbandoli, ma soprattutto mantenendo ben chiusi i loro armadi pieni di scheletri, atterriti dalla paura che si venga a sgretolare quel muro di menzogne che astutamente hanno innalzato».  Lena Stefanoni  e  Andrea Martinelli , rispettivamente responsabile mantovana del circolo di Progetto Nazionale “Terre di Gonzaga” e consigliere comunale a Redondesco, giudicano poi «inqualificabile» l’offensiva piddina nei confronti dell’assessore Paganella: «Un atto di una bassezza incredibile, in quanto il suo intervento era incentrato sulla riconciliazione nazionale che, a quanto pare, Anpi e Pd non vogliono; un intervento che ha ricordato il “loro”  Luciano Violante , con cui ha aperto la strada al dibattito. A questo punto – osservano – ci chiediamo come mai la sinistra castiglionese, piuttosto che attaccare l’amministrazione in maniera squallidamente opportunista, se realmente interessata a questo evento, non si sia seduta tra il folto pubblico mantovano e con il suo ampio bagaglio culturale non abbia tentato di smentire il dottor Stella». Infine la proposta che sa di “guanto di sfida” in salsa culturale: «Visto che oramai siamo nel 2019 e la guerra civile è finita da decenni, invitiamo i rappresentanti locali del Partito Democratico e l’Anpi castiglionese ad un pubblico dibattito sui temi affrontati nel riuscito evento di sabato scorso».

Matteo Vincenzi