Piove: la nuova biblioteca mezza allagata

MEDOLE Ferve in paese la polemica tra maggioranza e minoranza, che va avanti ancora da diverse settimane. Le ultime battute vedono la minoranza accusare l’attuale amministrazione comunale di aver perso finanziamenti, di aver scordato alcuni temi ambientali come Tav e Pirossina e in generale di non essere in grado di amministrare in modo adeguato.
E la maggioranza ribatte cogliendo al balzo una palla offerta dal meteo: le piogge di venerdì mattina infatti hanno provocato un piccolo “allagamento” all’interno della nuova biblioteca: pavimenti, parte di una parete e libri bagnati.
“È assurdo – tuona l’amministrazione comunale pubblicando le foto della biblioteca su facebook -. Ecco l’eredità che ci è stata lasciata, a dimostrazione dei bei lavori fatti e costati non poco. Un acquazzone e tutto sott’acqua. Durante il temporale, nonostante tutte le porte-finestra fossero chiuse, la biblioteca si è allagata su tutto il perimetro delle vetrate. L’acqua è entrata dalle travi oblique del soffitto nel punto d’incontro con la vetrata, percorrendo le travi interne del soffitto fino a circa un metro e mezzo di distanza dalla vetrata, bagnando completamente l’espositore dei nuovi acquisti e tutto il pavimento perimetrale interno. Anche il muro dell’ingresso quando piove si inzuppa completamente, ed è lecito presumere che a lungo andare questo problema possa causare danni strutturali all’immobile. Ecco – conclude la maggioranza -: questo è il risultato di un’opera di un anno e mezzo di vita costata qualcosa come 400mila euro”.
E la minoranza dal canto suo non retrocede di un millimetro: “I consiglieri di maggioranza con in testa il sindaco sono talmente bugiardi che non riescono nemmeno a vergognarsi. Il Comune, in seguito ai vari decreti del viruperato governo Conte ha a disposizione oltre mezzo milione di euro per aiutare i cittadini, ma li stanno vergognosamente utilizzandoli per tappare i buchi del bilancio di previsione dissennato. Tranne i piccoli finanziamenti al centro di aggregazione giovani e al Cred che sono funzionanti da tanti anni ed un misero contributo ai due asili nido (che forse sopravviveranno indebitandosi), fondi che hanno elargito dopo nostre pressanti proposte e solleciti, per il resto delle attività estive, preziose per le famiglie, promosse da associazioni e piccole ditte finalizzate ad intrattenere i ragazzi, non arriva nemmeno un centesimo. Avanziamo – conclude la minoranza – di nuovo la nostra ultima proposta: si abbassi la Tari”.