Ancora in alto mare la ricostruzione scolastica

PEGOGNAGA Nell’estate del 2012 la ditta Edil Euganea di Montagnana (Pd) in soli 45 giorni costruì la scuola modulare che si trova in piazza Vittorio Veneto per accogliere i 400 alunni della scuola primaria, che nel maggio furono privati dal terremoto degli edifici scolastici di via Roma. I remigini che inaugurarono la scuola prefabbricata frequenteranno quest’autunno la terza media. Sono infatti passati otto anni da quei giorni del terremoto.
Ora, lasciati alle spalle quei giorni, mentre per la chiesa i lavori procedono a ritmo serrato, per gli edifici scolastici di via Roma le cose sembrano andare assai più a rilento, nonostante la nuova amministrazione comunale appena insediata si sia subito attivata proprio sul fronte scolastico, ottenendo da Regione Lombardia di aggiornare il necessario finanziamento, portato da 7 a 10 milioni e mezzo di euro.
In ogni caso per la ristrutturazione sono pronti due progetti esecutivi definitivi che contemplano ciascuno un lotto: lotto A, scuola De Amicis; lotto B, scuola Da Feltre. Quest’ultimo comprende, in fregio al cortile interno, anche l’edificio che un tempo fungeva da asilo comunale, adibito in seguito a domicilio delle suore Sacramentine educatrici dei bimbi, poi destinato ad accogliere gli uffici della direzione didattica. Accanto sorge l’ipotetico lotto C, area acquisita dal Comune che sarà quasi certamente utilizzata come parcheggio per personale scolastico e genitori, che però non rientra tra i finanziamenti.
Molto complessa è risultata la riprogettazione dei due edifici, dovendoli adeguare alle nuove norme antisismiche. Nel frattempo ai problemi creati dal terremoto 2012, si sono sovrapposti quelli provocati dal Covid, con la necessità del distanziamento sociale. A tale proposito il gruppo RiAttiviamo Pego, minoranza di centrosinistra, ha protocollato un’interpellanza per chiedere se i due progetti siano stati aggiornati in base appunto alle normative anti-Covid-19, esprimendo preoccupazione per la sicurezza prima di tutto del personale delle imprese che si aggiudicheranno gli appalti. Problema ulteriore che, paventa la minoranza, potrebbe interferire sul cronoprogramma. (rl)