Scuolabus, il Comune di Guidizzolo chiede pagamenti anticipati

GUIDIZZOLO – Settembre è cominciato da qualche giorno ed i fari sono puntati sulla riapertura delle scuole. Nell’ultimo periodo le famiglie italiane, oltre a tutti i vari aumenti, dal carburante ai generi alimentari, solo per fare qualche esempio, sono alle prese anche con il caro libri e del materiale scolastico. Ma a Guidizzolo, stando a quanto sottolineato dagli esponenti dell’opposizione, c’è anche il “caro scuolabus” con tariffa uniformata per scuole dell’infanzia, primaria e secondaria. O meglio: «L’amministrazione comunale ha disposto che i pagamenti del servizio di bus scolastico debbano essere effettuati in tre rate anticipate, obbligando i nuclei familiari a pagare una quota considerevole, che peserà non poco sui bilanci. Per capirci – affermano ancora dalla minoranza – una famiglia con due figli che frequentano le scuole dell’obbligo e che usufruiscono dello scuolabus, si può trovare a pagare rate da più di 230 euro, un importo considerevole per un nucleo con un reddito medio». Ad entrare nel dettaglio è Laura Azzini, capogruppo di Vivere Guidizzolo in consiglio comunale: «L’obiettivo di ogni amministrazione non è guadagnare o fare cassa, ma è quello di riuscire a coprire le spese pubbliche. Addirittura arrivare a chiedere un pagamento anticipato ai propri cittadini, è veramente una scelta illogica. Stiamo vivendo un periodo economico molto difficile, le famiglie sono in difficoltà e questa decisione della giunta guidata dal sindaco Stefano Meneghelli non è comprensibile». Poi l’auspicio: «Ci auguriamo che possa essere rivisto il provvedimento».
Ma le critiche non finiscono qui. Il dito è puntato anche sulle fermate dello stesso scuolabus, contrassegnate da appositi cartelli dove – invita l’amministrazione – i genitori dovranno essere presenti sia all’andata che al rientro del proprio figlio: «Non ha senso – evidenzia Azzini – che una mamma, un papà o magari un nonno debbano accompagnare ad un punto di raccolta troppo distante da casa il proprio figlio o nipote. Così si crea solo disagio».