Si è spento Agazzani, il poeta del Po

MANTOVA Un male micidiale e rapidissimo ha stroncato l’altra sera Carlo Alberto Agazzani a soli 65 anni, che molti ricorderanno per il suo avvicinamento alla poesia (è stato fra i soci fondatori e assiduo volontario dell’associazione “Irrugiadati” di Sustinente) e il suo sconfinato amore per il “grande fiume”: quel Po che anche ultimamente ha tentato di preservare con un’azione di sensibilizzazione che ha coinvolto enti locali e autorità di bacino. Agazzani era nato a Comuna Bellis iniziando l’attività come imprenditore agricolo a fianco del padre Romano, oggi novantenne, prima di prendere la via assieme al figlio Alessandro dell’edilizia. Ma era il fiume il suo grande amore, e quel lenzuolo di terra padana che si estende fra le golene e le cittadine rivierasche.
Ancora nella primavera scorsa aveva dato vita a un movimento agricolo che aveva mobilitato sindaci e associazioni del comparto per sensibilizzare l’Aipo a intervenire sui “pennelli”, quelle protezioni idrauliche sul Po che però finiscono assai spesso per canalizzare le acque e accelerarne la velocità creando rotori e movimentazione delle sabbie. «Abbiamo perso un grande amico e collaboratore», commenta commosso il presidente degli Irrugiadati Davide Squassabia.
Oltre al figlio Alessandro e alle figlie Barbara ed Eleonora, Agazzani lascia il padre Romano e le sorelle Paola e Anna. Domani alle 15.30 le esequie nella chiesa di Serravalle a Po.