ALTO MANTIOVANO La crisi idrica determinata dall’eccezionale e prolungata siccità, associata a un anomalo aumento delle temperature – situazione che le Regioni chiedono si traduca nella dichiarazione dello stato di emergenza – presenta a Mantova, come nel resto della Lombardia, un quadro di grande preoccupazione. Come riportato da una nota diffusa ieri dalla società, in tale contesto Sicam, società controllata del gruppo Sisam, che gestisce il servizio idrico integrato in 20 Comuni dell’Alto Mantovano, al fine di assicurare la continuità del servizio per gli usi domestico e igienico sanitario, fin dal mese di aprile ha inoltrato ai Comuni la richiesta di emettere un’ordinanza sindacale valida dal primo giugno al 30 settembre, per limitare il prelievo, per usi irrigui, di acqua potabile dalla rete idrica. A tale disposizione – fa sapere sempre Sicam – vanno aggiunte le raccomandazioni ad attuare le buone pratiche del risparmio idrico, pubblicizzate da anni attraverso una molteplicità i canali di comunicazione e illustrate ampiamente in tutti gli incontri con alunni e studenti proposti e condotti dagli operatori del gruppo Sisam. Gli acquedotti gestiti da Sicam, che con i rispettivi impianti sono stati manutentati e potenziati nei mesi scorsi in vista del periodo estivo, si approvvigionano da falde, che risentirebbero della crisi con tempi più dilatati e tali da non mettere a rischio la disponibilità di risorse idriche. “Restano comunque fuori dal nostro controllo – afferma Sisam – due La società: “Situazione preoccupante e da tenere monitorata, ma per ora nessun problema”.