Varo della seconda arcata: le ditte vogliono riprovarci subito. Oggi summit con la Provincia

SAN BENEDETTO PO  L’arcata è stata sollevata a livello dell’argine e sarebbe anche pronta a “partire” per congiungersi a quella già in posizione. Ma l’atteso varo che doveva iniziare nella giornata di giovedì è stato bruscamente sospeso: il livello basso del fiume rende difficoltoso il posizionamento della chiatta ma da parte di Toto e Fagioli vi sarebbe la ferma volontà di fare ripartire le operazioni da subito, forse già dalla giornata di domani.
In questo senso sarà decisiva la riunione di oggi tra Provincia di Mantova, Toto Costruzioni e Fagioli Spa per valutare gli elementi a disposizione e decidere: è fuori discussione che il Po si trova in una fase di secca e che non sono previsti innalzamenti nei prossimi giorni, ma è anche altrettanto chiaro che i soggetti impegnati nel varo intendono ripartire il prima possibile per completare questa importante fase del cantiere. Certamente, come abbiamo ricordato nei giorni scorsi, questo varo presenta elementi di criticità inferiori rispetto al varo dell’arcata del lato di San Benedetto (completato in dicembre); ma è anche evidente che lo spostamento di un impalcato di 149 metri di lunghezza, sostenuto da un arco che al culmine tocca l’altezza di 30 metri per 2200 tonnellate di peso, è comunque un’operazione piuttosto delicata.