CASTEL GOFFREDO – Che ne sarà dell’immobile dove si trova attualmente la casa di riposo Il Gelso? I giochi sono aperti. Se la passata amministrazione comunale aveva deciso di realizzarvi degli alloggi protetti, ora invece tale soluzione è in forse. Il futuro dell’immobile, dopo che la nuova casa di riposo sarà entrata in funzione, per ora rimane un enigma.
Come detto, infatti, l’amministrazione comunale dell’ex sindaco Alfredo Posenato aveva progettato la realizzazione di mini alloggi protetti per persone anziane ma autonome. Ma l’amministrazione comunale attuale, invece, parrebbe intenzionata a percorrere strade diverse. Come spiega l’assessore Mancini, infatti, la realizzazione degli alloggi protetti richiede la contestuale presenza di ambulatori medici. Ambulatori medici che ora sono presenti nell’edificio contestualmente alla casa di riposo, ma che verranno spostati una volta che il nuovo, grande geriatrico sarà entrato in attività.
«Senza la presenza degli ambulatori – spiega l’assessore Mancini – non è nemmeno possibile attivare degli alloggi protetti. Quindi al momento non siamo sicuri che la soluzione ideata dalla passata amministrazione comunale sia l’ideale. Con questo – sottolinea l’assessore – non siamo per forza contro le idee e i progetti dell’ex giunta. Solo diciamo che creare alloggi protetti senza relativi ambulatori non sarebbe possibile. Al momento stiamo valutando quale potrebbe essere la soluzione migliore. In ogni caso per ora il problema non si pone, dal momento che la costruzione del nuovo geriatrico non è ancora iniziata. Abbiamo ancora un po’ di tempo per valutare. Possibile che eventuali alloggi di quel tipo vengano realizzati direttamente nella nuova rsa».
Nel frattempo, come noto, solamente alcuni giorni fa sono andati in porto il passaggio degli accreditamenti dal Comune alla società che costruirà e gestirà il nuovo geriatrico, e la vendita dei terreni dalla Diocesi alla società stessa. Con il passaggio degli accreditamenti, il Comune ha incassato un milione di euro.