Volpi al contrattacco con Anpi ”Riprovevole manipolazione”

CASTIGLIONE Il sindaco  Enrico Volpi non ci sta e risponde all’Anpi che, in una durissima nota, chiedeva al primo cittadino di chiarire pubblicamente la posizione propria e della propria giunta dopo l’incontro di sabato scorso organizzato da gruppi di estrema destra: se con la Costituzione italiana o se con l’assessore  Manlio Paganella, che all’incontro di sabato scorso ha preso parte.
«Rifiuto “esami del sangue” – afferma Volpi – sulla mia cultura democratica, come su quella della mia giunta e della mia maggioranza, soprattutto da parte di chi, come l’Anpi, si è caratterizzata da tempo non come istituzione dedita a compiti costituzionali ma, con soldi pubblici, come organizzazione che persegue una politica assolutamente di parte ed è la “ridotta della Valtellina” di forze politiche che non trovano più spazio e consenso tra i cittadini, e che nega addirittura la realtà storica delle foibe, come successo ultimamente a Rovigo. Quella che l’Anpi sta facendo è una riprovevole manipolazione della realtà alla quale è stato sottoposto il nostro assessore Paganella. Stiano sereni i signori dell’Anpi: ai castiglionesi, di quello che l’Anpi chiede non interessa nulla. I castiglionesi hanno ben chiari i valori che mi guidano e non hanno certo bisogno del permesso di una realtà settaria e discriminatrice per poter pensare e scegliere. Il breve intervento di Paganella è stato incentrato sulla sottolineatura della verità storica, su chi rappresentasse la parte giusta e chi quella sbagliata e che, proprio per questo, ogni indagine storica è lecita, purché basata sulla correttezza scientifica. Null’altro. L’Anpi – conclude Volpi – sa benissimo del mio impegno diretto nella celebrazione del Giorno della Memoria, come della mia presenza, alcuni mesi fa, alle iniziative di “Razza Umana”, serie di eventi organizzata proprio dall’Anpi. Proprio la mia giunta, Paganella in testa, ha deciso di ridare valore e visibilità alla giornata del 25 Aprile, facendone un momento di incontro e condivisione, togliendola da una zona d’ombra di parzialità e settarismo in cui era stata volontariamente portata. Sull’adesione mia e della giunta ai valori democratici non deve esserci nessun dubbio».