Continuiamo oggi l’approfondimento delle razze appartenenti al gruppo 2 con lo staff di Corte Tosoni.
Tra il XVIII e il XIX secolo tra le isole canadesi del nord-atlantico esisteva una razza denominata “cane di St. John’s”, utilizzata sia dai pescatori per il recupero delle reti e per il salvataggio in acqua, che dai cacciatori da riporto. Da questi cani si ritiene che siano partite le selezioni, sia del Terranova, che del labrador. Il cane di Terranova (newfoundland in inglese), più nello specifico, vede risalire la sua origine al grande cane da orso nero, introdotto dai Vichinghi dopo il 1100. All’inizio della colonizzazione dell’isola nel 1610 da parte degli europei, il cane di Terranova possedeva già in gran parte la propria morfologia e il comportamento caratteristico della razza. Nel ‘700 e nell’800 veniva riconosciuta ufficialmente in Inghilterra, diffondendosi poi rapidamente nell’Europa continentale. Gli anni ‘60-70 segnarono un boom nella diffusione della razza, che successivamente si “ridimensionò” per stabilizzarsi sui numeri attuali.
Come si può facilmente intuire dal nome, il Bovaro del Bernese è originario della zona rurale e montana di Berna, in Svizzera. E’ stato allevato e selezionato come cane da guardia, traino e conduzione di bestiame dai contadini che vivevano e lavoravano nelle fattorie del Cantone Bernese, sulle Alpi Svizzere.
Già gli antichi vasi di epoca romana sembrano mostrare cani molto simili a questa razza. Con tutta probabilità il Bovaro del Bernese era un progenitore del San Bernardo e dei cani di taglia grande e molossoidi come li conosciamo (come ad esempio il Rottweiler). L’allevamento “in purezza” della razza comincia nel 1907 e, nel 1910, gli abitanti della regione di Burgdorf riuscirono già a presentare 107 esemplari ad una mostra canina svizzera.
Potete leggere di più su questi cani sull’edizione di oggi de la Voce di Mantova. oppure guardate il video.