Settimana soleggiata e con temperature in aumento

MANTOVA La salutare ossigenata di ieri e di sabato ha messo momentaneamente fine alla peggiore situazione di smog degli ultimi cinque anni. Il rimescolamento delle masse d’aria indotto dal vento di bora ha abbattuto notevolmente la concentrazione di polveri sottili che in città ha superato per ben tre giorni consecutivi i 100 microgrammi per metro cubo, toccando quasi i 130 giovedì. Da rilevare anche il forte calo termico di ieri e di sabato: 8 gradi in meno rispetto alla massima quasi record di venerdì. Ieri mattina poi, le minime hanno toccato in più punti i 4 gradi sotto zero. Il previsto rinforzo dell’alta pressione già in atto da ieri produrrà da domani a venerdì almeno cielo ben soleggiato ma soprattutto un nuovo ristagno delle masse d’aria su tutto il bacino badano; scarsa ventilazione, inversione termica notturna e compressione dell’aria faranno inevitabilmente risalire la quantità di polveri su valori elevati, attesi su livelli doppi rispetto ai limiti soprattutto tra mercoledì e venerdì. Una parziale attenuazione è attesa solo tra venerdì e sabato, ma si tratterà solo una blanda flessione dell’alta pressione, nuovamente pronta a rinforzarsi nei giorni successivi. Nemmeno i primi giorni di marzo vedranno quindi un cambiamento significativo di una situazione meteo fossilizzata da quasi un mese. L’alta pressione e l’assenza di reali irruzioni di gelo sull’Italia stanno inducendo intanto un notevole anticipo del risveglio vegetativo delle piante. Parlano chiaro le temperature degli ultimi dieci giorni, più simili a quelle di metà marzo che a quelle della metà di febbraio. Venerdì ha fatto notizia anche la temperatura massima: attorno alle 13 il termometro ha sfiorato i 19 gradi, un valore molto raro per febbraio, raggiunto in questo mese appena quattro volte negli ultimi cinquant’anni. I valori più alti del mese dal dopoguerra ad oggi spettano al febbraio 1961 con 21 gradi e a quello del 1990 con 22° (record assoluto). Da allora i 19 gradi sono stati toccati solo venerdì scorso e nel febbraio del 1998. E pensare che l’anno scorso proprio in questi giorni l’Europa meridionale e l’Italia stavano per essere investite da un’acuta irruzione di gelo siberiano che fece piombare le temperature di parecchi gradi sotto zero: nei primi due giorni di marzo su Mantova caddero anche 10 centimetri di neve. Con una situazione come quella che si prospetta, niente da fare per le piogge, rinviate sie die. Non siamo in verità in regime di siccità grazie alle piogge frequenti di gennaio e a quelle di venti giorni fa.
Alessandro Azzoni