Due bitorzoli di cemento sui tetti del Podestà. Ed è già polemica

MANTOVA Se n’è accorto il consigliere comunale di Forza Italia  Andrea Gorgati che ha diramato subito le immagini su Facebook: sui tetti del Palazzo del Podestà stanno crescendo due superfetazioni anomale in cemento. Una modifica di grande impatto con l’insieme della struttura medievale, che non mancherà di avere conseguenze presso l’opinione pubblica, nonostante si tratti di una necessità dovuta al piano di recupero generale del palazzo. Si tratta infatti delle strutture destinate a ospitare due impianti di elevazione: un ascensore a 5 fermate sugli 8 livelli complessivi del palazzo, e un montacarichi di servizio sia al Podestà che all’attiguo palazzo della Ragione.
Non si è fatto sfuggire l’occasione il sindaco  Mattia Palazzi per ricordare che quelle due torrette erano già state previste dal piano di recupero approvato dalla giunta  Sodano votato in consiglio dallo stesso Gorgati. Il tutto peraltro secondo necessità funzionali e con piena approvazione della Soprintendenza.
Ma l’impatto? Quello sarà mitigato, assicura l’assessore alle opere pubbliche  Nicola Martinelli. «Mi risulta che quelle siano le uniche cose non contestate dagli enti di tutela nel vecchio progetto presentato dalla precedente amministrazione, che sull’intero intervento è sempre molto vigile e presente. In ogni caso, l’impatto visivo verrà molto mitigato. È infatti previsto che attorno alle strutture in cemento si realizzi una schermatura di verde, che darà l’effetto di un giardino pensile».