MANTOVA Un odore acre e nauseabondo. È quanto sostenevano di percepire all’olfatto, ormai da qualche settimana, i residenti di un condominio nel pieno centro storico di Mantova. Un olezzo pungente e persistente proveniente dai garage sotterranei dello stesso immobile, al punto da spingere alcuni inquilini a segnalare la situazione ai carabinieri di Mantova. Così, nei giorni scorsi, una pattuglia dei militari della stazione di via Chiassi, raccogliendo tale istanza, si è portata sul luogo indicato per effettuare un primo sopralluogo.
Giunta sul posto ha immediatamente “fiutato” il cattivo odore denunciato non riuscendo però tuttavia, in tale circostanza, a risalire alla fonte. Ritenendo ad ogni modo sussistere concreti elementi a sostengo del loro sospetto oltre a quello paventato dai condomini, gli uomini dell’Arma hanno deciso di approfondire la questione inoltrando ed ottenendo a stretto giro dalla procura di via Poma un precipuo decreto di perquisizione dei locali. Alcuni giorni dopo quindi i carabinieri, stavolta con il supporto operativo dei vigili del fuoco del comando di Mantova, hanno dato esecuzione al provvedimento ispettivo, accedendo alle rimesse del condominio. All’esito dell’accertamento è così stata rinvenuta, all’interno di uno dei box dello stabile di proprietà di un 41enne, una vera e propria “santa Barbara” di liquidi infiammabili. Nello specifico due fusti da 205 litri ciascuno e altrettante taniche da 20 litri l’una, tutti contenenti benzina e residui di sostanze altamente infiammabili. Ma l’inquilino è risultato però sprovvisto di alcuna autorizzazione atta alla legittima detenzione di tali materiali costituenti un concreto pericolo sia per la sicurezza dell’intero palazzo che una potenziale minaccia anche per l’incolumità pubblica. Per questo motivo l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria circa l’ipotesi di omessa denuncia di materiali esplodenti.





































