Shizuoka In Giappone, sul circuito del Monte Fuji, si è concluso il weekend targato WEC (World Endurance Championship) per la sesta prova di campionato. In una giornata molto nuvolosa ma priva delle piogge che avevano condizionato le precedenti 48 ore in cui si sono svolte le prove libere e le qualifiche.
La Dea bendata non ha aiutato Matteo Cressoni e il Team Iron Lynx, bravi a lottare in gara per rimontare la partenza nelle retrovie ma penalizzati da circostanze avverse che non hanno consentito alla loro Porsche 911 RSR #60 di andare al di là di un 11° posto finale. Ed è un peccato perché la vettura era parsa molto veloce e competitiva. Come sono andate le cose lo racconta Matteo: «Primo turno di guida affidato come da regolamento al nostro gentleman driver Claudio Schiavoni, che pur avendo un buon passo è rimasto bloccato da un’altra vettura Porsche che lo precedeva, perdendo così molto tempo. Dopo poco meno di due ore sono salito io in macchina ma a quel punto avevamo oltre un giro di ritardo. Per tentare di sdoppiarmi mi sono toccato con la Ferrari del Team Kessel Racing e mi hanno affibbiato un drive-through. Le ultime due ore erano appannaggio di Alessio Picariello ma anche lui è stato penalizzato da un drive-through a causa di un contatto con una Peugeot della categoria Hypercar. La nostra Porsche andava bene, senza questi intoppi avremmo conquistato una posizione migliore. Per un motivo o per l’altro, la gara del Fuji non ci sorride mai. Guardiamo ora all’ultima prova: la 8 ore del Bahrain nel weekend del 4 novembre».