COSENZA Per il secondo anno consecutivo, il Saviatesta Mantova esce alla semifinale play off. Niente miracolo: la squadra di Milella chiude la stagione con l’1-1 sul campo della Pirossigeno Cosenza, che vola in finale (contro l’Active Network). Cabeça e compagni non sono riusciti a rimontare il 2-3 della gara di andata. Poca concretezza e squadra troppo remissiva nella prima parte di gara: non è bastata la rete di Chalo a metà ripresa. Rimane, piuttosto, tanto rammarico per le troppe occasioni sciupate nel match del Neolù. In ogni caso, bisogna riconoscerlo, il Cosenza ha saputo gestire meglio le due gare sul piano delle energie fisiche e mentali. E deve pure ringraziare il prodigioso Del Ferraro, anche ieri decisivo (ma Fior non è stato da meno).
Coach Milella ha schierato il quintetto base di partenza con Fior, Gabriel, Misael, Donin e Cabeça. Il Saviatesta non ha approcciato male la gara e si è riversato subito in avanti, ma come all’andata è stato troppo impreciso. Il Cosenza ci ha messo molta più determinazione nei duelli e soprattutto ha saputo sfruttare le qualità dei giocatori migliori. Tra questi Marchio, che al 9’ ha infilato la palla alle spalle di Fior, che poco prima aveva compiuto due parate importanti. Dopo il vantaggio dei calabresi, la squadra virgiliana non si è disunita, ma non ha reagito come ci si aspettava. Tanta confusione e lanci lunghi per Cabeça difficili da tramutare in gol. Pure il Cosenza non ha fatto granché e il nervosismo ha preso il sopravvento, a scapito dello spettacolo. Nella ripresa forcing iniziale della squadra di casa con tre ghiotte occasioni capitate sui piedi di Pagliuso, Del Ferraro e Marchio. Poi Milella si gioca il power play con il portiere di movimento che, come all’andata, manda in confusione il Cosenza: dopo una manciata di minuti di possesso palla, il Mantova trova il pareggio con Chalo e il quintetto calabrese prende paura. Il Saviatesta si getta all’arrembaggio e presta il fianco alle ripartenze del Cosenza, che non riesce a chiudere i giochi sciupando diverse occasioni. La sirena finale è una liberazione per i calabresi e una condanna per i virgiliani.
«Dispiace uscire così, ad un passo dalla finale – ha commentato a caldo il ds Cristiano Rondelli -. Quest’anno abbiamo fatto un miracolo e devo dire grazie a Milella. Sicuramente ripartiremo da lui nel campionato di A2 Elite. Speriamo intanto si risolva la questione palazzetto, altrimenti dovremo prendere delle decisioni. Questo club è un patrimonio da conservare».