MANTOVA Il volto scuro evidenzia un chiaro nervosismo. Così mister Davide Possanzini si è presentato in conferenza stampa, dopo la sconfitta del Mantova in Coppa Italia con la Pro Patria. «Non mi devo far ingannare dal risultato – bofonchia – . L’ho sempre detto e non ci casco ora. Dispiace per il pubblico perché, nonostante fosse una partita infrasettimanale, in un orario strano, ci ha sempre sostenuti dall’inizio alla fine. Commentare una partita così non ha senso perché non so che dire. Sono due sport diversi, ma con questo non voglio fare il presuntuoso. Vado avanti e continuo con la mia idea e con i ragazzi che mi seguono sempre. Sono convinto che riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni». Ma con chi ce l’ha il tecnico biancorosso? Il dubbio è presto svelato: «Preferisco perdere 100 partite così, piuttosto che giocare come hanno fatto loro. Ovvio che i demeriti nostri ci sono e anche tanti. Però, se queste sono le sconfitte, mi viene difficile commentare. I ragazzi li ho trovati tutti bene ed alla grande. Hanno avuto pazienza, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa mi sono piaciuti molto, soprattutto nei passaggi nello stretto. L’unica “pecca” è la giocata forzata di Maggioni che non serviva. Non gli sto puntando il dito contro, ma è una cosa che dobbiamo migliorare tutti. La prestazione c’è stata sia qui che contro la Triestina. Sono tranquillo, anche se brucia perdere così. Ma sono in questo sport da tanto tempo e ho imparato a buttare giù di tutto. Ora sta a noi convertire la rabbia che abbiamo dentro, in voglia di vincere e lucidità». Anche ieri qualche svista arbitrale, dopo quelle di Fontanafredda: «Non dobbiamo farci deconcentrare – dice Possanzini – . Anche se gli errori arbitrali stanno diventando tanti e troppi. Bisogna rimanere lucidi e focalizzarci sul nostro cammino perché la vita è fatta anche di brutti momenti».
In ogni caso, non c’è tempo per rimuginare perché venerdì arriva l’Alessandria: «Mi aspetto una gara difficile, come tutte quelle di Serie C. Nonostante abbiano un solo punto, provano a giocare a calcio, proponendo anche qualcosa di interessante. Noi di certo non cambieremo il nostro modo di giocare perché vorremmo sempre scendere in campo per vincere. Poi capiterà ancora di perdere così, ma la nostra idea rimarrà la stessa. Faremo tesoro dell’amaro in bocca e ci ricorderemo quel sapore per far sì che non si ripeta più».
Possanzini sa come ripartire… «Dai miei giocatori. Non li cambierei con nessuna squadra ed è per questo che andrò fino in fondo».