Calcio Eccellenza – Il baby portiere Piolini risponde presente: “Castellana, col Falco altra sfida salvezza”

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Castel Goffredo «Quest’estate, quando non sapevo se rimanere o no, perché avrei dovuto fare il secondo, la società mi ha dato fiducia, così ho accettato, ed è arrivato il mio momento. Ringrazio tutti, dal mister alla società, passando per il preparatore Graziano Spezia che mi sta aiutando tanto, soprattutto nella tecnica e personalità».
Quasi due stagioni all’ombra dei titolari e poi, improvvisamente, la chiamata in campo per l’improvvisa labirintite di Tognazzi. Due settimane a loro modo straordinarie per il giovane portiere della Castellana Matteo Piolini. Ha esordito contro il Cortefranca, in circostanze del tutto particolari: «L’ho saputo il venerdì sera prima della gara, quando ero febbricitante. Ho stretto i denti e mi sono fatto trovare pronto: per me è stata una grande emozione. Ringrazio i miei compagni difensori perché è anche grazie a loro se ho subìto pochi tiri in porta. Giocare in porta è una grossa responsabilità, ma ho avuto l’onore di lavorare con grandi estremi difensori d’esperienza come Lancini e Tognazzi».
Il classe 2004, domenica però è passato dalla paura all’esaltazione nel giro di pochi istanti: prima ha causato il calcio di rigore assegnato al Casazza, ma poi si è ampiamente riscattato ipnotizzando Arici dagli 11 metri.
«In occasione del rigore – si discolpa Matteo – sono uscito sulla palla, ma per l’arbitro non è stato così. Diciamo che dalla rincorsa avevo capito che avrebbe tirato alla mia sinistra, e così è stato, mi sono tuffato ed è andata bene». «E’ stata una partita complicata per noi – prosegue l’estremo difensore – . L’espulsione di Beltrami ha condizionato la gara perché fino a quel momento, la stavamo gestendo molto bene. Nonostante l’uomo in meno, siamo comunque riusciti a rimanere compatti e a difendere da grande squadra. L’importante è stato portare a casa un punto fondamentale per la salvezza. Il rammarico è tanto perché avevamo avuto una partenza sprint. Proprio contro il Casazza iniziò il periodo buio, durato fino alla fine dell’andata. Ma il gruppo c’è sempre stato e ha dimostrato di potersi salvare. Forse abbiamo peccato di troppa superficialità e alcune volte ci sono stati cali di concentrazione fatali». Domenica sfida al fanalino Falco: «Sarà importante imporre subito il nostro ritmo. Dobbiamo ripartire dallo spirito di sacrificio mostrato con il Casazza e fare nostro quello che è in tutti i sensi uno scontro salvezza».