Calcio Eccellenza – Manini e il nuovo Castiglione: “Vogliamo trattenere i migliori”

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CASTIGLIONE A Castiglione è prevalsa dunque la scelta interna: il nuovo allenatore della società aloisiana è  Gianluca Manini, già direttore tecnico prima, e direttore sportivo poi, nella scorsa stagione. Aveva già ricoperto il ruolo di tecnico rossoblù alla fine degli anni 2000.
Un ritorno alle origini insomma per Manini, nel più ampio progetto di “orgoglio castiglionese” seguito dalla società. Il tecnico, tra le altre, ha allenato anche Governolese, Casalromano e Vighenzi e ricoprirà il ruolo di “manager all’inglese”, farà mercato, insomma, di concerto con il dg e vicepresidente  Giancarlo Perani e con il presidente  Andrea Laudini.
Ad affiancare Manini nelle trattative potrebbe esserci anche l’ex ds della Vighenzi  Marco Avogadro, ben conosciuto dal neoallenatore-manager e che potrà sicuramente essere di supporto negli affari estivi.
«Ho accettato l’incarico perchè, dopo un anno lontano dalla panchina ho imparato a vedere le cose in modo diverso – confessa Manini, che aveva guidato la Vighenzi nella stagione 2018/19 -, le dinamiche da dirigente sono differenti. Un po’ mi mancava allenare, sono sincero. E poi me l’hanno chiesto due amici come Perani e Laudini. Questo passo in altre condizioni probabilmente non l’avremmo fatto, per rispetto di una persona come Ivan Pelati, che aveva svolto un ottimo lavoro: avremmo voluto premiarlo con la conferma. Ma la pandemia ha cambiato i piani di tutti, in queste circostanze si è dovuta prendere una rotta diversa».
«L’obiettivo primario è quello di trattenere tutti i migliori giocatori della rosa – precisa Manini -, come capitan Fantoni, Maccabiti, Mangili, Bignotti e tanti altri. Dalla prossima settimana inizieremo a confrontarci con i ragazzi per determinare le conferme. Il mercato in entrata, invece, sarà prevalentemente a chilometri zero, vale a dire che guarderemo al panorama calcistico delle nostre zone».
«La vera incognita, tuttavia – conclude – è capire quando si ripartirà con il campionato. E’ tutto ancora molto incerto. Per dire, qua si rischia di costruire squadre a giugno e di poterle vedere all’opera soltanto in inverno inoltrato, se non nel 2021. Anche questo aspetto influirà non poco sulle trattative e sul mercato che ci attende in vista della prossima stagione».