Calcio Serie C – Mantova, esame da big. Possanzini: “Con la Triestina vedremo di che pasta siamo fatti”

MANTOVA Classifica canta: Mantova primo, Triestina quinta. Ergo, quello che andrà in scena questa sera (ore 20.45) allo stadio Tognon di Fontanafredda, sarà a tutti gli effetti uno scontro al vertice. «Non l’avrei mai detto – ha ammesso Davide Possanzini nella conferenza stampa di ieri – . Questo ci mette più responsabilità addosso, spero non ansia perchè non avrebbe senso. Dobbiamo viverla con serenità e consapevolezza».
E allora sotto con quella che, a tutti gli effetti, si presenta come una bellissima partita. Tutta da vivere. Il Mantova ci arriva con un filotto oggettivamente impensabile alla vigilia del campionato: un pareggio (col Padova, altra big) e quattro vittorie consecutive. La Triestina di Attilio Tesser, partita con l’esplicito obiettivo di conquistare la promozione in B, è stata un po’ più discontinua: tre successi e due rovesci. Ma i giuliani dispongono di un organico (e di un allenatore) di eccellenza, dunque il livello di difficoltà per il Mantova sarà altissimo.
“Curiosità” è la parola che più volte è risuonata, per bocca di Possanzini, nella sala stampa di viale Te. «Sì sono curioso – ha detto il tecnico dell’Acm – . Perchè la Triestina ha giocatori di qualità e giocherà a viso aperto. Per noi è un bel banco di prova, che ci permetterà di capire di che pasta siamo fatti. Sarà fondamentale l’approccio. Cosa vorrei vedere di più rispetto al match con l’Albinoleffe? Tante cose, a livello caratteriale, di gioco e di solidità». Da Possanzini parole al miele per il collega Tesser: «Contro di lui – ricorda – ho debuttato da allenatore in Serie B, lo scorso anno col Brescia. Vinse lui (che allenava il Modena, ndr). È un tecnico esperto, che ha vinto tanto in carriera. Da lui ho solo da imparare».
Com’è noto, stasera si giocherà a Fontanafredda per l’indisponibilità dello stadio Rocco di Trieste, causa campo da rifare. «Le dimensioni sono le stesse, quindi per noi non cambia nulla. Forse qualche problema può crearlo alla Triestina, che non potrà avere tanto pubblico, e nel caso noi dovremo essere bravi ad approfittarne. Certo, tutti avremmo preferito giocare a Trieste, non fosse altro per le motivazioni che quello stadio ti dà».
In ogni caso, sarà indubbiamente un bell’esame per il Mantova. Sulla carta la partita più difficile tra quelle affrontate finora, anche più di quella col Padova alla prima giornata. In caso di risultato positivo, il Mantova (ri)proverà pure l’ebbrezza della vetta solitaria, considerando che Padova e Vicenza giocheranno domani. Ma questo è un dettaglio. Almeno per ora.