MANTOVA Ha fatto tutta la trafila delle giovanili, è passato in prima squadra fino alla Promozione, poi ha voluto sperimentare i campionati emiliani, ma in dicembre il centrocampista Fabio Visentini è tornato a casa, al San Lazzaro.
«Ho trovato – dice – una squadra molto giovane, con pregi e difetti dei baby. Sono arrivato ai primi di dicembre, per cui ho fatto in tempo a giocare l’ultima di andata, oltre alle sei gare del ritorno. Non sono abituato a criticare gli arbitri, ma se devo essere sincero ho avuto l’impressione che i direttori di gara non ci tutelino come dovrebbero. Piccole cose, se vogliamo, ma per una squadra come la nostra, in posizione di classifica precaria, anche una piccola decisione può fare la differenza. Mi riferisco in particolare a episodi relativi alle ultime quattro gare, nel corso delle quali abbiamo conquistato una vittoria e tre pareggi per un totale di sei punti».
In effetti il gol del pareggio del Ghedi di domenica scorsa (Visentini ha realizzato il momentaneo 1-2 con una magica punizione) è rimasto ancora sullo stomaco al team cittadino. E ci sono grossi dubbi anche sul primo rigore concesso ai bresciani.
«Dopo Vigasio, Riese e Fabbrico, sempre in Eccellenza, nel mercato di riparazione ho deciso di tornare a casa. Nello spogliatoio ci siamo tutti impegnati a dare sempre il meglio di noi stessi fino alla conclusione del campionato, i conti li faremo alla fine – spiega il centrocampista -. Qui c’è un gruppo meraviglioso, una società che non ci mette mai pressione e un allenatore che sa perfettamente quello che dobbiamo fare. Onoreremo il torneo, abbiamo dimostrato nelle ultime partite di poter giocare alla pari con tante avversarie». Intanto si allunga l’elenco degli infortunati. Oltre a Del Bar, operato martedì ai crociati del ginocchio destro (ha concluso la stagione), si è aggiunto l’infortunio del portiere Varliero. Con l’indisponibilità di Pirondini e il difficile recupero di Coffani, in porta domenica col Lumezzane potrebbe andare l’allievo (è un 2003) Criveller, che domenica ha parato un rigore.