Governolo Così è, se vi pare. Scomodiamo Luigi Pirandello poichè, al triplice fischio, erano molteplici le versioni in tribuna; alcuni erano convinti che l’Asola si fosse guadagnata l’intera posta con gli unici due tiri in porta della partita, altri che il successo fosse legittimato dalla superiorità tecnica dei biancorossi, scesi al “Vicini” in totale emergenza. Ognuno, come nell’omonima opera teatrale dell’autore siciliano, si è fatto la propria idea che non può coincidere con quella degli altri. Quel che è certo è l’undici biancorosso ha gettato il cuore oltre l’ostacolo andandosi a prendere tre punti pesantissimi contro i Pirati sì sfortunati nella prima frazione (due traverse colpite, ndr) ma incapaci di reagire, se non nel finale, al doppio gancio firmato Moreni-Bovi. Sul nuovo biliardo governolese i due schieramenti si danno battaglia sin dai primi minuti: i rossoblù pressano mentre gli ospiti, col tridente leggero, agiscono di rimessa. Al 4’ Giarruffo scuote gli spalti: largo sull’out di destra l’attaccante classe ‘97 difende palla, si gira e scocca un micidiale sinistro che, toccato da Marcolini, si schianta sulla traversa. Il puntero di casa si presenta coraggiosamente ancora sul pallone al 20’, quando si incarica della battuta di una punizione dai 25 metri: rasoterra velonoso fuori di poco. Al 25’ Solci si mette in proprio e, dopo aver ricevuto palla sulla sinistra, si accentra sparando un missile che si abbatte nuovamente sul montante. Sul finire di primo tempo altro contropiede locale: Giarruffo, dalla destra, crossa, Pernigotti “spizza” per Solci che arriva scoordinato sulla conclusione. Al rientro dagli spogliatoi l’Asola, in sette minuti, confeziona il pacco regalo: al 54’, su una palla lunga apparentemente innocua, Moreni brucia in velocità Cenzato, si avvicina all’area e in diagonale beffa un Antoniazzi rimasto a metà strada, poi, al 61’, Bovi trasforma una meravigliosa punizione calciandola sotto il sette. La reazione locale è tardiva: al 68’ Ferri manda alto in rovesciata, poi al 70’ Omoregie, quasi a tu per tu, calcia fuori. Qualche mancato fischio dell’arbitro innervosisce la Gove e prima Rigon poi Solci vengono espulsi. Questo si poteva evitare.