MANTOVA Il Mantova ha conquistato un punto nella sfida delicata di domenica contro il Renate. Bene. Risultato non scontato e arrivato meritatamente, attraverso un gioco di squadra tenace, a tratti superiore a quello degli avversari. Il Mantova non si è fatto mettere sotto dalla seconda in classifica. Il punticino e soprattutto la prestazione possono servire per ritrovare la fiducia dopo la sconfitta nel derby contro la Vecomp e per approcciarsi al prossimo impegno, delicatissimo in ottica salvezza, contro la Pergolettese. Al Mantova manca comunque qualcosa per tornare alla vittoria. In questa stagione ne sono arrivate solo due, contro Piacenza e Pro Sesto. Quest’anno il feeling con i tre punti proprio non c’è, ma soprattutto non c’è feeling con i gol. E ne sanno qualcosa gli attaccanti. «Arriveranno». Così hanno detto nel post gara di domenica il ds Battisti e mister Lauro. E’ vero, come dicono i due, il Mantova è una squadra che nelle ultime giornate è tornata a creare diverse situazioni da gol, ma un po’ per imprecisione e un po’ per sfortuna gli attaccanti sono sempre più a secco. De Cenco (3 reti) non esulta da 10 giornate, Guccione (2 reti) da 7, Paudice dalla gara di Seregno e Bertini (2 reti) dal match con il Padova. Questi i giocatori offensivi maggiormente impiegati. Alle loro reti bisogna aggiungere i tre gol di Milillo, un difensore, e quelli di Gerbaudo e Panizzi.
Gira e rigira nel calcio sono sempre i gol e le vittorie a condizionare l’umore dei tifosi. E qui si apre un altro capitolo, legato al pubblico. Quella biancorossa è sempre stata una piazza passionale, dove basta davvero poco per accendere l’entusiasmo dei tifosi. Ma quando i risultati latitano ecco che il seguito cala e l’interesse viene meno. Di questi tempi, è bene sottolinearlo, a determinare il calo delle presenze negli stadi sono anche altri fattori che riguardano la pandemia. E’ chiaro però che 840 tifosi al “Martelli”, abbonati compresi, sono davvero pochi. Anche per un Mantova-Renate. Dall’inizio della stagione è il record negativo di presenze al “Martelli”. Erano 910 contro il Sudtirol e 925 contro la Giana Erminio, la prima partita in casa, con la capienza degli stadi al 50%. I numeri più alti sono stati registrati contro il Padova con 1.398 spettatori (300 padovani), contro la Juventus (1.300), con il Lecco (1.037), con la Pro Sesto (1.032) e con il Piacenza (1.023). Non è ancora possibile risalire al numero delle visualizzazioni sulle piattaforme digitali. La Lega, a tal proposito, ha fatto sapere che nei prossimi giorni saranno forniti i dati ai club. L’auspicio di tutti è che ovviamente il Mantova possa ritornare ad appassionare i tifosi a suon di vittorie e che si possa tornare allo stadio senza troppi timori.
Tommaso Bellini