Calcio Terza Categoria – Il Pegognaga: “Col Borgo Virgilio non si doveva giocare”

PEGOGNAGA Protesta il Pegognaga, che invia una missiva per contestare la decisione dell’arbitro di giocare ugualmente la sfida con il Borgo Virgilio nonostante, a detta della società rossoblù, il terreno fosse in pessime condizioni. «Come tante persone che abbandonano il volontariato perché stanchi di vedere i propri sforzi vanificati da situazioni e decisioni illogiche e assurde, oggi io mi sento cosi – dice nella lettera il presidente Luigi Panizza -. Si è giocato a Pegognaga la partita di campionato terza categoria sul campo Losi che ormai da tanto tempo avrebbe bisogno di interventi pesanti e costosi per poter ottenere una sistemazione accettabile. Con l’Amministrazione stiamo facendo piccoli interventi che non sono risolutivi perché le risorse sono quelle che sono. Oggi grazie alle decisioni di un direttore di gara al quanto presuntuoso e alla Delegazione FIGC di Mantova abbiamo giocato e distrutto completamente il campo rendendo una partita di calcio una partita di telo-saponato. Ora la mia riflessione riguarda la nostra amata Associazione Figc partendo dalla delegazione Provinciale a quella Regionale per arrivare a quella Nazionale, sanno tutti questi Signori gli sforzi che ogni giorno noi facciamo per far funzionare al meglio le nostre Società? Sanno che dopo aver fatto giocare una partita dove la possibilità di recuperarla erano evidenti, ora il sottoscritto dovrà trovare risorse economiche per sistemarlo? Sanno che tutto il settore giovanile dovrà allenarsi su un campo pieno di fango e di buche? Ripenso anche al Sig. Tavecchio che nella Sua campagna elettorale aveva speso tante parole per promesse che tutti sapevamo non avrebbe mantenuto; è mai possibile che solo dobbiamo pagare e come mi è capitato ricevere multe assurde solo per raccogliere soldi. E’ mai possibile che ad una mail inviata alla Delegazione di Mantova per chiedere chiarimenti nessuno si è permesso di rispondere anche solo per dire abbiamo ricevuto la vostra lettera ne terremo conto? Non esiste dialogo né lo vogliono instaurare, però si permettono di non fidarsi di chi conosce le strutture. Non a caso hanno perso parte del settore giovanile. Non siamo aiutati da nessuno, non possiamo contare su nessun aiuto economico che ci permetta di tenere al meglio le nostre strutture. E’ difficile andare avanti, solo guardare i nostri ragazzi ci dà la forza di continuare e di fare del nostro meglio».