Volley A1 femminile – Rinviata E’Più Pomì-Busto. Boselli: “Iniziativa nostra”

CASALMAGGIORE Anche il volley femminile di serie A non si salva dagli effetti del Coronavirus che sta condizionando lo svolgimento di tutti gli sport. E’ di ieri la decisione della Lega di sospendere i campionati di A1 e A2 proprio in coincidenza con la decima giornata di ritorno. Giocato solo l’anticipo vinto da Conegliano con Brescia. Poco prima della decisione presa all’ora di pranzo dalla Lega Pallavolo femminile, E’più Pomì e Uyba Busto si erano accordati per non disputare la partita programmata al PalaRadi di Cremona per le ore 17. «E’ stata un’iniziativa presa da noi – commenta il presidente della Vbc Massimo Boselli Botturi – In mattinata erano mancati i presupposti ambientali per dare tutte le garanzie di sicurezza. Alle squadre e a tutti coloro che avrebbero potuto entrare al palazzetto anche giocando a porte chiuse. Non era possibile giocare in queste condizioni e lo abbiamo fatto presente a Busto che ha accolto di buon grado la nostra richiesta di non giocare la partita. Richiesta avvallata dalla Lega poco prima che decidesse di non far disputare anche le altre partite pochi minuti dopo. Anche le nostre giocatrici avevano manifestato perplessità in merito, preoccupate quanto noi di operare in sicurezza». Ora cosa potrà succedere? Ricordiamo che tutto si ferma fino al 3 aprile almeno in Lombardia. «Domani (oggi, ndr) avremo un C.d.A straordinario della Lega ma è difficile fare ipotesi visto la situazione che stiamo vivendo soprattutto in Lombardia. Non mi sento di fare previsioni se non auspicare che la situazione migliori. E’ molto più importante pensare alla salute delle giocatrici e salvaguardarla come abbiamo fatto non giocando». Ricordiamo che sono all’orizzonte i play off e che ci sono ancora da disputare alcuni turni di campionato. Vedremo quali sono le decisioni che prenderà la Lega. Sulla stessa lunghezza d’onda di quanto ha detto il presidente Boselli Botturi il commento del presidente di Busto Pirola. «Ringrazio la disponibilità delle mie giocatrici in questa situazione di ansia e preoccupazione. Che è più forte della capacità di concentrarci sul nostro lavoro. Diciamo stop con senso di responsabilità».