MANTOVA Dopo due sconfitte, l’ultima nella semifinale della Final Four di Coppa Italia a Fano, il Gabbiano espugna la Spes Arena di Belluno dopo due ore di autentica battaglia. Batte 3-0 un ostico avversario e ripete il risultato dell’andata con un andamento di gara abbastanza simile al primo match. Se è vero che la sconfitta di San Donà il giorno prima aveva dato a Gola e compagni la certezza di vincere il Girone Bianco e sfidare Macerata, primo nel Girone Blu per un posto in A2, fa piacere aver visto la reazione in campo in un momento non semplice. Il Gabbiano aveva bisogno di ripartire e così è stato, come sottolinea un più che soddisfatto presidente Paolo Fattori dopo la convincente vittoria di Belluno: «La squadra aveva bisogno di staccare un attimo la spina dopo Fano ed è ripartita dopo tre giorni di riposo per recuperare energie fisiche e nervose. A Belluno ha ripreso a giocare come ha sempre fatto e contro un avversario tosto. E’ stato un 3-0 con pochi punti di scarto e anche questa volta abbiamo vinto, come all’andata, due set ai vantaggi. E ancora senza Parolari. Il suo infortunio e quello di Novello ci hanno privato del loro apporto per un mese e mezzo e questo ha influito sul lavoro in palestra». Questo non ha impedito di cogliere un altro importante risultato dopo la Final Four di Coppa Italia: la finale per l’A2 con Macerata: «Un risultato del tutto inaspettato alla vigilia del nostro primo campionato in A3, ma frutto di un lavoro che portiamo avanti da anni. E’ il quarto campionato di fila che, al termine della stagione regolare, conquistiamo il primo posto e siamo la sorpresa del campionato. Ci mancano due punti per avere il miglior punteggio in classifica dei due gironi per disputare la Supercoppa con Palmi e avere la possibilità di giocare a Mantova l’eventuale gara-3 di finale con Macerata». Per la Supercoppa però ci sono difficoltà di poterla disputare a Mantova… «Non ci sono per il 30 marzo, sabato di Pasqua, le disponibilità di ospitare la squadra finalista perché gli alberghi sono tutti pieni. Valuteremo cosa fare quando verranno definite le finaliste». Ma il bicchiere rimane mezzo pieno in attesa della conclusione della stagione. «Pensavamo a una salvezza agevole, divertendoci in campo, ed è arrivato il primo posto sempre col sorriso sulle labbra. Abbiamo dato fiducia a uno staff che lavora da anni e ad alcuni giocatori che formano lo zoccolo duro della squadra, inserendo quattro/cinque elementi che lo hanno fatto creando un gruppo davvero affiatato. Novello è stato l’elemento in più dopo che è andato via proprio da Belluno. Abbiamo sempre avuto la stessa filosofia anche nei momenti difficili, senza stravolgere il nostro modo di fare pallavolo. Ma vogliamo continuare a stupire: il bello viene adesso».