Corriere assalito e preso a sprangate finisce in ospedale

MANTOVA È impegnato in una normalissima consegna di un pacco, come quelle che compie tutti i giorni, quando all’inserimento della retromarcia sente strombazzare un clacson alle sue spalle. Si ferma, e dal veicolo che sopraggiunge vede scendere un uomo che impreca: “Ti ammazzo, ti ammazzo”. La scena che segue lascia allibiti anche i testimoni che assistono attoniti. Nelle mani del conducente inferocito un ferro di porco col quale inizia a sferrare colpi sul parabrezza e sul finestrino laterale del furgone Brt, dove il corriere altrettanto allibito non ha altra possibilità che chiudersi dentro il mezzo, attendere e sperare. Sfortunatamente per lui, anche questo atto di resa non serve. L’aggressore inferocito abbatte i ninetriini e comincia a sferrare colpi con quell’arnese sinché raggiunge con i colpi la testa del malcapitato. Inevitabile il suo ricovero all’ospedale di Pieve di Coriano con gravi contusioni craniche.
Questo è accaduto a Pegognaga, sulla provinciale Est la mattina del 19 agosto scorso. Vittima della brutale aggressione è  Angelo Melfi, 58enne di città, dipendente dell’azienda Bartolini e batterista nel tempo libero. Una giornata come tutte le altre per lui, che mai avrebbe immaginato come da pochi metri di retromarcia sarebbe potuto scatenarsi l’inferno. Infatti, subito dopo avere effettuato una consegna ed essere risalito sul furgone, durante la manovra per rimettersi sulla provinciale ha sentito alle proprie spalle la frenata e l’assordante tromba di un clacson. Era un camion che stava trasportando bovini al macello. A prescindere dalla dinamica stradale, l’epilogo ha visto la brutale aggressione del camionista armato di ferro di porco e la conseguente reazione ai danni del corriere.
D’ufficio la querela nei confronti dell’aggressore, identificato tramite la targa del camion da alcuni testimoni oculari, che adesso dovrà rispondere della propria azione, verso il quale la parte lesa parla di tentato omicidio.