Sinti e rom in via Guerra: utenze non pagate per oltre 400mila euro. Il caso va in tv

MANTOVA È una puntata che non aggiunge invero moltissimo a quello che già si sapeva, quella di “Fuori dal coro”, che ha rendicontato con un servizio in loco gli arretrati vantati dal Comune, anche attraverso la Tea, del campo nomadi di via Guerra. Piazzole non pagate, utenze non pagate, tariffe non pagate… Il tutto per un ammontare che dal 2016 a oggi si quantifica in circa 419mila euro.
L’amministrazione di via Roma in questi ultimi tempi ci ha messo del suo per evitare quantomeno le ruberie sulla corrente elettrica posizionando telecamere e contatori “blindati” al servizio delle piazzole del campo. Il tutto per evitare di sparare nel mucchio: infatti, con un unico contatore al servizio di tutti gli utenti del campo, non era dato conoscere la ripartizione dei costi, né gli allacciamenti abusivi. Per raggiungere lo scopo l’Aster, affidataria della gestione del campo, ha investito circa 250mila euro. Ma non è detto che la cosa sia risolutiva.
Intanto le cifre, va detto, potrebbero essere anche molto superiori, se si considera che gli insoluti sino al 2016 sono finiti nel capitolo dei “crediti di dubbia esibibilità”, ovvero sotto l’uscio, come suol dirsi. ma proprio a fronte di questo stato di cose il consigliere regionale Alessandra Cappellari stigmatizza la politica “buonista” di chi non ha dato compimento a certe disposizioni. «Parliamo di una “discarica a cielo aperto”, ma il vero sconcio è il sindaco che tollera la morosità degli occupanti. La vicenda dei Rom che non pagano le bollette al Comune non è purtroppo una novità, ma un malcostume che da tempo denunciamo. Il vero scandalo è che questi ospiti poco desiderati, e che avrebbero dovuto sostare per brevi periodi, ma che invece sono diventati stanziali, sono morosi da quando la sinistra è tornata al governo della città. Fino al 2015 e per 5 anni Mantova è stata amministrata dal centrodestra e la morosità di cui si parla parte dal 2016» accusa Cappellari.
«È uno schiaffo ai mantovani onesti che pagano regolarmente tasse e bollette – aggiunge –. anche l’occupazione del suolo pubblico con le roulotte e case, che avrebbero dovuto accogliere come sistemazione temporanea. Sono invece lì da anni a scrocco, tanto paga Pantalone» conclude.
A ruota il segretario cittadino del carroccio Cristian Pasolini: «A nessuno può essere concesso di violare impunemente la legge, nemmeno ai nomadi che sino a qualche anno fa avevano anche il loro rappresentante in consiglio comunale. Una situazione di illegalità come quella del servizio tv che descrive reati di maltrattamento di animali, abbandono rifiuti e non so cosa altro, può solo portare chi ha il potere di intervenire e non lo fa a provare vergogna».