Amazon apre altre due “caselle postali”

MANTOVA L’acquisto avviene online, ma la consegna può essere effettuata non necessariamente a domicilio. E proprio per ovviare a certi normali inconvenienti (l’assenza in casa del destinatario, o la difficoltà a reperire i punti di consegna e simili), Amazon sta ampliando anche in città quelli che tecnicamente chiama “hub locker”, dove l’acquirente può andare a ritirare in proprio quanto ordinato online.
In Comune sono pervenute in questi giorni due richieste di licenze da Amazon transport Srl per potere insediare questi punti di ricevimento acquisti. Un altro è già attivo da tempo all’interno del Brico Center, dove però, trattandosi di area privata, è stata sufficiente una convenzione fra le due strutture. I due nuovi “hub locker” invece verranno posizionati in strada Lago Paiolo e strada Dosso del Corso.
Uniche condizioni, come è ovvio, è che siano salvi, riservati e rispettati i diritti di terzi; che chi fabbrica non deve mai ingombrare vie e altri spazi pubblici; che non vi siano manomissioni del suolo pubblico e, infine, che vengano rispettate le disposizioni vigenti per il decoro e l’arredo dell’ambiente urbano.
In sostanza, questi box funzioneranno come le ben note caselle postali. All’atto della consegna della merce l’acquirente riceverà un avviso con un codice che dovrà essere digitato sulla tastiera dell’“hub locker”, e quindi ritirare nello sportello dedicato e indicato i propri acquisti, oppure collocare eventuali resi.
Insomma, un modo per autonomizzarsi dal servizio di Poste Italiane, ponendosi in qualche modo in concorrenza con esse? Mettiamola pure così. Ma le stesse Poste stanno predisponendo la contromisura concorrenziale al colosso dell’e-commerce. Infatti, all’interno dei propri uffici postali, stanno per arrivare (in taluni casi sono già arrivati, e in tutto il paese sono già oltre 13mila) gli analoghi box di “Rete punto Poste”, con la medesima funzione di ritiro, spedizione, reso eccetera, per una vendita online sempre più comoda, più “green” e sempre più sostenibile.
Valentina Fasciani