Banda dell’Audi, stangato anche l’ultimo bandito

Condannati gli albanesi che nel 2016 si erano resi protagonisti di colpi anche nel mantovano

MANTOVA Era stata ribattezzata la banda dell’Audi dato il mezzo sul quale erano soliti spostarsi per commettere razzie in diversi luoghi del centro e del nord italia. Terra di conquista di questo gruppo di tre banditi dell’Est Europa era stato nel 2016 anche il mantovano, territorio dove per altro era stata rubata la potente auto utilizzata per mettere a segno innumerevoli furti. L’altro giorno con la condanna a tre anni e otto mesi anche dell’ultimo componente si è conclusa la vicenda processuale di questo sodalizio criminale. Gli altri due complici nel 2018, al termine del rito abbreviato, erano stati condannati rispettivamente a 5 anni e 6 mesi e 4 anni e 6 mesi. Alla fine del processo, è stato quindi accertato che, nella notte del 26 marzo 2016, i tre malviventi, tutti 30enni di nazionalità albanese con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, al termine di raid furtivi perpetrati in provincia di Rieti che avevano fruttato loro un bottino di oltre 35mila euro, erano riusciti a darsi alla fuga a bordo di un’Audi S3 Sportback, risultata anch’essa oggetto di furto in provincia di Mantova. Inseguiti dai carabinieri, i tre erano usciti fuori strada, abbandonando il mezzo, ma riuscendo comunque a far perdere le proprie tracce Tuttavia, in quella circostanza, l’auto e parte della refurtiva, era stata recuperata e posta sotto sequestro. Dalle successive indagini avviate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Rieti si era risaliti proprio all’identità del terzo malvivente rintracciato in un’abitazione nelle campagne di San Cesareo di Palestrina; durante la successiva perquisizione domiciliare, l’uomo venne trovato in possesso di due pistole revolver entrambe cariche e perfettamente funzionanti, di un mefisto artigianale, di passamontagna di colore nero, di una ricetrasmittente e, circostanza ancor più inquietante, di una lista contenente una ventina di indirizzi di abitazioni sparse fra le province di Roma e di Mantova, corrispondenti a possibili futuri obiettivi da assaltare.